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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Dialogo con De Bortoli e Valli: perché il giornalismo non è superfluo

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Pubblicato su ParmAteneo il 9 dicembre 2014 Incontro con direttore del Corriere e inviato di Repubblica L’Aula Magna è gremita, i posti a sedere sono tutti occupati e non solo da studenti, per  Ferruccio de Bortoli  ( De Bortoli agli studenti: “Oggi il consenso è stato scambiato per legittimità” ), direttore del  Corriere della Sera , e  Bernardo Valli  ( Bernardo Valli agli studenti: “Per fare i giornalisti bisogna essere onesti” ), inviato speciale di  Repubblica . Nei giorni 3 e 4 dicembre, alle 17, l’Università degli Studi di Parma ospita due figure di spicco del mondo del  giornalismo  per parlare direttamente con gli studenti. Ad aprire i dibattiti è  il magnifico rettore  Loris Borghi  con una riflessione sul nostro Ateneo: “Quando sono diventato rettore ho trovato un Ateneo offuscato, ripiegato su se stesso e  malinconico , rassegnato ad una sorta di declino. Credo che questo sentimento sia comune in tutta la società odierna. Ciò che stiamo cercando di fare è rompere

Elezioni regionali, docenti e giornalisti: "Ha perso la politica"

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Articolo apparso su ParmAteneo il 1 dicembre 2014 Affluenza alle urne ai minimi storici, Manghi: vuoto di senso comune “La  politica  ci ha abituati, dopo ogni elezione, che tutti hanno vinto: chi perché ha migliorato, chi perché ha perso poco e così via. Questa volta credo sia impossibile non ammettere che la  politica ha perso . L’affluenza è stata così bassa da indurre a pensare che la prossima assemblea regionale di fatto non sarà rappresentativa degli emiliano-romagnoli, ma di una stretta minoranza. D’altronde i politici hanno fatto veramente di tutto per convincere la gente che votare è inutile, hanno tradito prima di tutto il loro ruolo”.  Luca Ponzi , inviato per la Rai in Emilia-Romagna, spiega in questo modo la bassissima affluenza alle urne delle elezioni regionali che si sono tenute domenica 23 novembre. Ha votato il  37,7%  degli aventi diritto, un dato che fa pensare visto che la volta scorsa aveva votato il 68,1%. PERCHE’ UN’AFFLUENZA COSI’ BASSA  – Tra le pos