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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Ca' Foscari allo sfascio - come mandare in rovina l'Università

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A questo articolo ha collaborato una studentessa dell'Università Ca' Foscari che preferisce restare anonima L'Università Ca' Foscari di Venezia è una delle università più rinomate in Italia, perciò, come tutto ciò che ha un valore , per gli italiani va distrutto. A poco a poco, il rettore Carraro ci sta riuscendo. L'ultima trovata del magnifico rettore dell'Università di Venezia è quella di una vendita attraverso permuta : tre palazzi storici in cambio di uno più recente di uguale grandezza. Carraro vorrebbe cedere al fondo immobiliare "Risparmio immobiliare uno energia" Ca' Cappello, sede storica degli studi orientali affacciata sul Canal Grande e costruita in epoca gotica, Ca' Bembo, nel sestiere Dorsoduro, e palazzo Cosulich, affacciato sulle Zattere. In cambio, all'università andrebbe Ca' Sagredo, costruito nel 1957 ed ex sede dell'Enel, che prima di essere accessibile al personale e agli studenti dovrebbe essere

La mafia uccide solo d'estate

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“Papà, ma la mafia ucciderà anche noi?” “Tranquillo! Ora siamo in inverno; la mafia uccide solo d’estate.” La Mafia Uccide Solo D’Estate è un film di Pif (pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto), di cui, oltre che esserne l’interprete, è anche regista e sceneggiatore. La storia parla della lotta alla mafia dal punto di vista di Arturo (Pif, da bambino interpretato da Alex Bisconti), un giovane palermitano, dalla sua infanzia fino all’età adulta; oltre alla presentazione delle varie stragi, il film racconta anche le vicende affettive del protagonista e del suo amore per la compagna di classe Flora (Cristiana Capotondi, da bambina interpretata da Ginevra Antona), con la quale alla fine si metterà insieme e che sarà poi la madre di suo figlio. Il film, girato nel 2013, vede una genesi interessante a causa della complessità delle vicende narrate: lo sceneggiatore Marco Martani, dopo aver visto una puntata dedicata alla mafia sul programma Il Testimone , contatta

M5s si dissangua sempre più

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A forza di espulsioni , prima o poi nel Movimento5stelle resteranno solo Grillo e Casaleggio.  Altri 4 senatori sono stati cacciati dal Movimento dopo aver criticato la linea del leader: Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana. Per ratificare l'espulsione, come di consueto, Grillo si è affidato alla rete che, con più di 29mila voti, ha acconsentito all'ennesima prova dittatoriale del comico. Nel corso di un'assemblea, i senatori del M5s si sono divisi sul tema e almeno 9 sono pronti a dare le dimissioni; nel frattempo, anche alla Camera ci sono state minacce di uscita dal Movimento, tanto che si ipotizza la creazione di un nuovo gruppo composto dai dissidenti, che andrebbe ad accrescere la frammentazione partitica già avanzata nel nostro Paese. Alla fine dei conti, i senatori dimissionari sono sei mentre alla Camera Alessio Tacconi e Ivan Catalano hanno lasciato il Movimento. Le peripezie grilline sarebbero anche divertenti