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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

Via il marcio dalle istituzioni

Fin da piccola mi è stato insegnato a rispettare le istituzioni e chi le rappresenta. Ma non sono più sicura che sia ancora attuale questa filosofia nell’Italia di oggi. Come posso rispettare un’istituzione che non rispetta me? Come si può avere rispetto di una divisa che è la prima ad abusare del cittadino? Leggendo l’intervista a Patrizia Aldrovandi sul Fatto Quotidiano del 29 marzo mi sono venuti i brividi. Suo figlio, picchiato a morte da quattro poliziotti poi condannati, non ha ancora avuto piena giustizia: l’avrà quando i colleghi dei colpevoli la smetteranno di infierire sulla sua famiglia e sulle altre che, come gli Aldrovandi, hanno avuto una sorte simile. Appostamenti, insulti, denunce: tutto ciò per spaventare, non solo la famiglia, ma anche gli amici. La legge non era uguale per tutti? Deve valere sia per il semplice cittadino, che per il poliziotto, che per un politico. Non è forse questa la frase che si trova nei tribunali? Vero è che in Italia parlare di legge uguale

L'avanguardia nel teatro francese

Roger Blin, nome che a molti dice poco, è in realtà una delle figure fondamentali nel teatro moderno francese. Io stessa, prima che me lo facesse conoscere mia sorella, studentessa di cinema, non l’avevo mai sentito nominare. Eppure, se dico Samuel Beckett qualcosa scatta nella mente. Ebbene, Blin è stato il primo a mettere in scena “ Aspettando Godot ” nella versione che conosciamo tutti: un albero, una strada di campagna e luci del tramonto. Blin ha sperimentato macchinari innovativi, era convinto che fossero possibili più regie per la stessa opera, era mentalmente coinvolto nel Sessantotto ma politicamente distaccato. Nel libro curato da Lynda Bellity Peskine, “ Artaud, Beckett, Genet e gli altri ”, si raccontano le opere che ha messo in scena corredate del contesto storico, elemento molto importante perché lo condiziona in modo preponderante. Infatti, è solito scegliere cosa rappresentare a seconda di ciò che trasmette l’opera. Non a caso è uno dei firmatari del Manifes