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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

Una deposizione a tarallucci e vino

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Foto da quirinale.it Finalmente è avvenuta la tanto attesa deposizione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulla (presunta) trattativa Stato-mafia . La prima cosa che il Quirinale e i legali della difesa hanno tenuto a far sapere è che " il clima è stato più che sereno ". Insomma, se la sono raccontata beatamente. In fondo, cosa c'è di male nel vedere la più alta carica dello Stato sotto interrogatorio in merito ad una possibile collusione tra mafia ed apparati statali?  Possiamo immaginarlo, Napolitano, che entra al Quirinale tranquillamente e risponde ai magistrati che gli chiedono se è a conoscenza del fatto che la mafia abbia manovrato alcuni politici. "Ma buongiorno signori miei, qual buon vento vi porta al Quirinale?" chiede il caro vecchio Presidente. "Volevamo solo fare due chiacchiere, signor Presidente." "Prego, sedetevi, gradite un caffè?" "Oh si, grazie, volentieri." "

Il giovane favoloso

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Sempre caro mi fu quest’ermo colle E questa siepe, che da tanta parte Dell’orizzonte il guardo esclude. Sono solo i primi versi di una delle più celebri poesie della letteratura italiana, L’Infinito , scritta dal poeta italiano Giacomo Leopardi . Si potrebbe pensare che questa poesia indichi la voglia di esplorare mondi sconosciuti con la mente, ma a questa opinione se ne potrebbe forse aggiungere un’altra più concreta: la voglia di fuggire da Recanati, il paese d'origine di Leopardi. È questo desiderio di fuga che caratterizza la prima parte del biopic di Mario Martone Il Giovane Favoloso , film che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica alla 74^ Mostra del Cinema di Venezia con un cast di tutto rispetto – da Elio Germano a Michele Riondino, da Anna Mouglalis a Isabella Ragonese. Nella prima parte si parla dell’infanzia e della giovinezza del poeta, che sotto la guida del padre, il conte Monaldo (interpretato da Massimo Popolizio), si gett

Parma bloccata dalle forti piogge

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" Anche nella tragedia (che è tragedia e non emergenza, perché poteva essere evitata o arginata) si eleva su tutto lo spirito e la tempra dei parmigiani che senza piangersi addosso sono tutti a spalare fango, dai bambini agli anziani. Tutte le persone accorse a dare una mano fino a notte fonda, senza lamentarsi mai. Siamo forti. " Parla così Darika, una volontaria della Croce Rossa richiamata in servizio mentre seguiva una lezione all'università. Come tantissimi altri che si stanno adoperando per ripristinare la normalità nella città emiliana dopo quella che è stata definita "l'alluvione". Nella giornata di lunedì 13 ottobre una forte perturbazione ha colpito Parma mandando in tilt tutta la città. Il torrente Baganza , nella parte sudoccidentale, ha straripato e la Parma ha raggiunto il 392 cm sul Ponte Verdi (30 oltre il massimo storico): fatto decisamente anormale per i parmigiani, abituati a vedere il fiume secco o quasi. La centrale Tel

Voghera, infermiera rifiuta di dare la pillola del giorno dopo: aperta un'inchiesta

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Ospedale di Voghera (foto Repubblica.it) All'ospedale di Voghera , in provincia di Pavia, un'infermiera rifiuta per due volte a due pazienti diverse l'entrata al reparto di ginecologia alla loro richiesta della prescrizione della pillola del giorno dopo. A quanto pare la donna, che avrebbe dovuto solamente classificare le priorità, ha risposto alle due ventenni di pensarci bene per preservare una possibile vita umana, ma non per etica religiosa: dice di essersi avvalsa di un certo "diritto al dialogo", che sostiene essere proprio di ogni infermiere. Così le due ragazze non si sono viste erogare un servizio pubblico di cui erano pienamente detentrici e hanno sottoposto il caso alla dirigenza sanitaria che ha aperto un'inchiesta. All'Ansa, l'infermiera ha dichiarato " Non le ho assolutamente minacciate, ma solo cercato di convincerle a rinunciare e a salvare così vite umane. L'ho fatto per motivi di coscienza, non religiosi &quo

Parma e il cinema: cosa si nasconde in città

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Quanti di noi sapevano che Novecento , uno dei più famosi film di Bernardo Bertolucci, è stato girato nelle campagne parmigiane? Quanti di noi sapevano che a Parma si è tenuto il primo convegno, nel 1953, sul cinema neorealista che ha avuto eco fino negli Stati Uniti? E' sorprendente pensare come il Cinema , quello con la lettera maiuscola, sia così a portata di mano. La maggior parte dei parmigiani non ha idea di cosa nasconda la loro città dal punto di vista culturale. Si cammina per le strade con la fretta di raggiungere la propria destinazione, senza far caso a ciò che si trova attorno a noi, al fascino di alcuni luoghi. Un fascino che si è rivelato fondamentale per la storia del cinema italiano e che ha attratto registi, produttori e attori in quella che può essere definita una delle più proficue fucine di talenti cinematografici del nostro Bel Paese. Tutto ciò viene spiegato nel documentario "Poltrone rosse" scritto da Francesco Barilli (attore e re