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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Mezzo etto di hashish, denunciato un operaio

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Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 7 gennaio 2018 Ennesimo sequestro di droga operato dai carabinieri, che portano avanti la lotta contro lo spaccio assieme alle altre forze dell’ordine presenti sul territorio. Ieri mattina i militari dell’Arma di Piove di Sacco hanno perquisito l’abitazione di B. I., operaio di 29 anni, residente ad Arzegrande. Ben nascosta tra le sue cose c’era una busta contente della droga, la quale successivamente si è rivelata essere hashish . L’operaio ne nascondeva una quantità pari a cinquanta grammi, elemento che ha fatto sospettare ai carabinieri che l’uomo non si limitasse a consumarla ma anche la vendesse. La sostanza stupefacente è stata sequestrata in attesa della collocazione all’ufficio corpi di reato del tribunale. L’operaio ventinovenne, nel frattempo, è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti .  di Silvia Moranduzzo

"Un atomo di verità": non solo Aldo Moro

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Un racconto a tratti introspettivo fatto di sensazioni e ricordi. Marco Damilano rievoca le sue memorie di bambino sul rapimento di Aldo Moro in “Un atomo di verità” (Feltrinelli, 2018) per poi divagare. Passa da Pasolini a Sciascia per approdare a Craxi in un vortice di domande, dubbi, segreti e storia. Non il solito saggio sullo statista democristiano, dunque, ma una narrazione di vicende che seppur lontane si intrecciano . Tra le righe si può individuare la penna del giornalista che non smette di essere inquisitore: leggendo bene, infatti, si può cogliere un’ analisi dura sulla politica italiana , ormai ridotta a teatrino di burattini. “ La politica non coltiva più la speranza ma la paura dei cittadini e la loro rabbia. Genera frustrazione negli elettori, perché promette quello che non riesce più a dare, e prova a guadagnare consenso sulla frustrazione che ha generato. È una politica che si propone come trasparente, amichevole, vicina, ma per certi versi è più oscura di p

Profughi, invito del vescovo «Ai migranti doveri civili ma anche diritti e ospitalità»

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Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 7 gennaio 2018 « Aprite le porte ai migranti. A loro vanno riconosciuti doveri sociali, ma anche diritti ». Claudio Cipolla , vescovo di Padova, sceglie il tempio della Pace e la Festa delle genti per ribadire il suo pensiero in tema di accoglienza: l’apertura cui si ispira la Chiesa di Francesco, che ha portato il monsignore a confliggere, per quanto in modo silenzioso, con la politica che ha retto Padova fino allo scorso giugno: il no profughi della Lega, riaffermato a più riprese dall’ex sindaco, Massimo Bitonci.  Durante la messa si alternano lingue diverse, dal croato all’inglese, dal francese al cinese. È uno dei modi con i quali la diocesi cerca di unire la società nelle sue differenze: « Siamo una fratellanza universale e questo è un evento molto significativo – dice il vescovo di fronte a un centinaio tra padovani e immigrati –, a dimostrazione che non dobbiamo avere paura dell’altro. Voi migranti siete un s

Simulano il passaggio del tram per dire no al mezzo su rotaie

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Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 7 gennaio 2018 Una simulazione del passaggio del tram sul ponte di Voltabarozzo , per dire per dire no al tram e alla sue rotaie. Organizzata dall’ex parlamentare Filippo Ascierto di Fratelli d’Italia, l’iniziativa ha visto protagonista il Comitato No Rotaie a Voltabarozzo , un gruppo di cittadini che si sono uniti perché contrari alla costruzione della nuova linea del tram. « Pensiamo sia più adeguata alle esigenze della cittadinanza una linea di autobus elettrici – dice Liliana Gori , portavoce del comitato –. Come si è potuto vedere durante la manifestazione, il passaggio del tram su rotaie qui creerebbe solo disagi ». I manifestanti, con l’aiuto di vigili urbani e carabinieri, hanno chiuso una delle corsie del ponte di Voltabarozzo, proprio quella dove dovrebbe passare la nuova linea del tram, cercando di simulare la circolazione futura, con il mezzo pubblico in funzione. « Abbiamo scelto il giorno dell’Epifania p

Giù lo Station. La discoteca diventa un Iper

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Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 6 gennaio 2018 E' cominciata ieri la demolizione della discoteca Station a Maserà. Al suo posto sorgerà un supermercato di 2500 metri quadrati. « Ciò che fa specie è il pensiero unico che grava sulla nostra comunità – afferma Patrizio Bertin , presidente dell’Ascom – Anche in caso di recupero di aree dismesse, l’unica cosa a cui si pensa sono i supermercati ». Le trattative non sono ancora concluse ma a demolizione già iniziata sembrano chiare le intenzioni di Giancarlo Carraro , proprietario della discoteca: l’acquirente dovrebbe essere il gruppo Unicomm. L’Ascom sospetta che il nuovo supermercato sia una sorta di «piano B» nel caso in cui non andasse a buon fine il contestato Iper di Due Carrare. di Silvia Moranduzzo

Invitati a casa dall’amico lo massacrano

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Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 6 gennaio 2018 Un tunisino ha denunciato due connazionali che il 31 dicembre lo avevano picchiato con delle mazze da baseball, provocandogli varie contusioni: i medici gli hanno dato 20 giorni di prognosi. Il fatto è avvenuto nei pressi della sua abitazione in via Bembo , dove ospitava i due connazionali, amici di suo fratello, per le feste natalizie. Gli agenti di polizia hanno denunciato i due stranieri per lesioni aggravate in concorso con più persone . Uno dei due è stato denunciato anche perché inottemperante agli ordini del questore. Alla rissa era presente un ragazzo minorenne, tunisino anche lui, che non ha preso parte al pestaggio: è stato accompagnato in una comunità. di Silvia Moranduzzo