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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

La Roma grillina sta affondando

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  La giunta Raggi perde un altro pezzo. Dopo l’assenza di un assessore al bilancio, sembra che si dimetterà dal suo incarico il ragioniere generale del Comune di Roma, Stefano Fermante . I portavoce della sindaca smentiscono. Sarebbe stato firmato un protocollo di dimissioni ma queste non sarebbero ancora ufficiali. Alcuni dicono che sia solo una minaccia di Fermante che, oberato di lavoro a causa della mancanza di un assessore al bilancio, deve occuparsi anche di compiti che non gli spettano. Chiunque venga interrogato sull’argomento afferma di non sapere nulla. La figura del ragioniere comunale è quella che si occupa dell’ equilibrio del bilancio , prima di tutto, redige la relazione di inizio e fine mandato e fornisce pareri sulle delibere del consiglio comunale per quanto riguarda la sua area di competenza. Non è il primo né l’ultimo dei problemi della giunta pentastellata che sta gradualmente affondando. Un peccato ma non una sorpresa. Il Movimento 5 stelle nasce e cresce c

Muore Shimon Peres: luci e ombre dello statista israeliano

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E’ morto a 93 anni Shimon Peres dopo aver avuto un ictus che lo aveva costretto in ospedale dal 13 settembre. Decine di leader stranieri parteciperanno ai suoi funerali che si terranno venerdì (domani). Ex Presidente d’Israele e premio Nobel per la pace , è stato uno dei primi politici d’Israele, braccio destro di Ben Gurion (fondatore dello Stato). Ha sempre cercato di mantenere buoni contatti con l’ OLP , l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Decantato come uomo di pace, nasconde anche delle ombre nella sua politica. Peres, infatti, ha sempre appoggiato la brutale politica militare di Ariel Sharon contro i kamikaze palestinesi, ha difeso spesso le azioni delle forze di polizia israeliana e il muro di Gaza. Abu Mazen , il leader palestinese, ha reso omaggio a Peres per “ aver condotto sforzi sostenuti e ininterrotti per arrivare alla pace da Oslo e fino all'ultimo respiro ”. Benjamin Nethanyau , attuale primo ministro israeliano, ha dichiarato che “ insieme

Torna la favola del Ponte sullo Stretto di Messina

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Plinio il Vecchio narra che il console Lucio Cecilio Metello nel 251 a.C. voleva costruire un ponte composto da barche per trasportare dalla Sicilia i 140 elefanti requisiti ai Cartaginesi nella battaglia di Palermo. In seguito fu la volta di Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie, che nel 1840 affidò il progetto di un ponte ad architetti e ingegneri, ma dovette rinunciare a causa dei costi elevati. Seguiranno varie idee da parte dei governi che si succedono nell’Italia unita, ma nessuna verrà portata a compimento. Per nostra fortuna, Matteo Renzi ha la soluzione e costruirà il tanto agognato ponte sullo stretto di Messina dando lavoro a centomila persone. Meno male che Matteo c’è. All’assemblea che celebrava i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo (costruttori dell’autostrada del sole) Renzi ha annunciato di essere pronto a proseguire con il progetto del ponte “ per tornare ad avere una Sicilia più vicina e raggiungibile e per togliere la Calabria dal suo isolamento ”.

"Prima i nostri": svizzeri contro frontalieri italiani

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“ Italiani a casa vostra ” non è una derisione del motto leghista “immigrati fora dai ball”, ma l’esito del referendum che si è tenuto nel Canton Ticino domenica 25 settembre. Il 58% ha votato per privilegiare nelle assunzioni la manodopera indigena , a fronte degli oltre 69 mila italiani che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera. Tuttavia, l’articolo “Prima i nostri”, promosso dal partito di destra Udc e dalla Lega dei Ticinesi, che dovrebbe entrare nella Costituzione svizzera non avrà vita facile sia a causa delle leggi federali sia perché in aperto contrasto con la normativa Ue. Roberto Maroni ha annunciato presto “ le adeguate contromisure per difendere i diritti dei nostri concittadini lavoratori ”: facile attaccare quando si tratta degli altri, ma quando la stessa logica la applica un altro Paese su di noi allora il fastidio si sente. “ Dietro il risultato di questo referendum c’è sicuramente la mancanza di conoscenza delle regole basilari dell’economia: senza ital

Il Parco di Monza canta i successi di Ligabue per il Liga Rock Park

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E’ il rock che scuote, il rock che entra nelle vene e gonfia il cuore, il rock che inebria i sensi e fa ballare. E’ il rock di LigaRockPark , due serate di esibizione per Luciano Ligabue al Parco di Monza , il 24 e il 25 settembre. Grandi successi e brani meno noti che comunque erano conosciuti dai suoi fan: tutti cantavano forte e si muovevano seguendo il ritmo, da ragazzi e ragazze a persone più adulte e persino i bambini. Un artista che riunisce più generazioni, canzoni che toccano temi comuni ai più e nelle quali riconoscersi. Sabato i fan erano 80 mila. Merito della buona riuscita del concerto è anche di musicisti e tecnici . Federico Poggipollini alla chitarra, Massimo Greco alla tromba e Corrado Terzi e Emiliano Vernici al sax: una sorta di flashback ai primi tempi del rock, un mix di suoni ben calibrati che ricordano il rock classico angloamericano. A tempo di musica i fasci di luci hanno creato uno spettacolo incredibile, avvolgendo l’atmosfera del concerto di un’

Dai giochi agli stereotipi sociali

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Pubblicato su RadiorEvolution Parma il 2 agosto 2015 Una mia amica avrà a breve un bambino. E’ un maschio. Manca un mese alla nascita tuttavia già penso a cosa regalare al piccolino quando nascerà, come è da tradizione. Entro in un negozio per bambini e mi dirigo immediatamente al reparto colorato di  azzurro  dove si possono trovare tutti i trattori e le macchinine possibili e immaginabili, costumi da supereroe, armi giocattolo, mostri, dinosauri, animali, piccoli cantieri compresi di ruspe e operai. Più avanti c’è un angolo con bavaglini, tutine, scarpette per i neonati. Tutto azzurro. Perché devo comprare per forza qualcosa di azzurro? Perché è un maschio. Cosa gli prendo, un bavaglino rosa? I genitori mi prenderanno per scema… e perché mai?  Chi ha deciso che i colori sono rosa per le femmine e azzurro per i maschi?  Chi ha deciso che le bambine devono giocare con le bambole a fare la mamma e invece i maschietti giocano con i trattori? Siamo tutti  vittime , inconsciam

La riforma Madia abolisce il Corpo forestale

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Il 12 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo che elimina il Corpo Forestale dello Stato , che confluirà nell’Arma dei Carabinieri. I circa 8 mila agenti forestali, quindi, diventeranno militari a partire dal primo gennaio: i particolari si avranno con un altro decreto, per il quale il governo ha 60 giorni di tempo, che stabilirà le modalità dello scioglimento. Il Corpo forestale si occupava di prevenzione e repressione di ecoreati e della difesa della biodiversità . Il suo sindacato ( SAPAF ) si è opposto all’assorbimento definendolo un “ omicidio di Stato ”, in quanto andrebbero perse importanti competenze professionali che porterebbero ad un possibile aumento dei reati ambientali. Il segretario del SAPAF , Marco Moroni , ha dichiarato a “Il Post”: “ In un sol colpo cancellano la storia di un Corpo bicentenario e un patrimonio inestimabile di professionalità e competenze che nell’Arma dei carabinieri non potranno essere valorizzate, rendend

Olimpiadi a Roma: pro e contro dell'ospitare i Giochi nella Città Eterna

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Olimpiadi o non Olimpiadi , questo è il problema. Parafrasando Shakespeare potremmo definire alquanto dibattuta e ancora incerta la sorte di Roma nel 2024: i Giochi Olimpici verranno disputati nella Città Eterna ? L’ultima parola sulla candidatura è di Virginia Raggi , sindaco di Roma, che se dovesse seguire il Movimento 5 stelle al quale appartiene dovrebbe dire di no. Tuttavia, il fascicolo è ancora aperto sulla sua scrivania e i colpi di scena potrebbero essere dietro l’angolo. Per chiudere il conto, infatti, serve una delibera del consiglio comunale che annulli quella attuata da Marino, favorevole ad ospitare le Olimpiadi. Il dibattito ruota intorno al tema del denaro e dell’eventuale spreco che deriverebbe dai Giochi. Secondo alcuni sindaci (tra cui De Magistris, Zedda, Tosi, Orlando) sarebbe una grande opportunità per creare nuovi posti di lavoro e per promuovere il turismo , senza contare che si potrebbe migliorare nettamente la mobilità urbana , collegando finalmente

"La Verità", il nuovo quotidiano di Maurizio Belpietro

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Da oggi, martedì 20 settembre, per sei giorni la settimana (da martedì a domenica) sarà in edicola il nuovo quotidiano di Maurizio Belpietro , ex direttore di "Libero", con sede a Milano, in via Lunigiana. Si chiamerà " La Verità" , un nome che nella bocca di uno dei giornalisti conosciuti come servi del regime berlusconiano sa di ironia. Costerà un euro , forse il prezzo meno caro tra tutti i quotidiani, avrà 24 pagine e dice di ispirarsi al "New York Times" . Probabilmente intende come formato (tabloid, lo stesso di Repubblica), perché per il resto ha poche possibilità di essere paragonabile al lavoro del più grande quotidiano americano, sempre stando alla fama di Belpietro. Che questi sia rinsavito e abbia deciso di seguire la deontologia professionale sarebbe un bel passo avanti.  Tra i collaboratori ci saranno Giampaolo Pansa, Mario Giordano, Luca Telese (che quando dirigeva Pubblico veniva fortemente criticato da Belpietro), Francesco Borgonovo,

Jason Bourne: il quinto capitolo della saga tra rivelazioni familiari e un montaggio troppo veloce

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Il quinto capitolo della saga che segue la scia del più famoso 007, Jason Bourne  è uscito nei cinema il 1 settembre e al box office italiano ha già superato 2 milioni di euro (con un budget di produzione di 120 milioni di dollari). Attesissimo dai fan, segue lo stesso schema degli altri ma propone alcune rivelazioni riguardanti la famiglia di Bourne : all’inizio l’ex agente è da qualche parte sperso nel mondo, viene ricontattato da una persona che lo coinvolge nuovamente nelle vicende della CIA, inseguimenti mozzafiato fino all’epilogo. Tecnicamente migliore degli altri, Paul Greengrass poteva sacrificare un minuto e mezzo di inseguimento finale per scavare ancora di più nel passato del misterioso Jason. Ma come diceva uno dei primi teorici del cinema americano, Victor Oscar Freeburg , “ il problema allora è riconciliare le esigenze di mercato con gli ideali artistici. La soluzione è semplice e non consiste nel litigare col produttore, che è un uomo d’affari e il cui mestier

Stupro filmato e condiviso: la frenesia del web

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Immaginate la situazione. Siete in discoteca con gli amici. Vi divertite, ballate e bevete. Andate in bagno e sentite dei rumori strani. Nella toilette a fianco un ragazzo sta stuprando una vostra amica . La prima cosa che dovrebbe venire in mente è di sfondare la porta, allontanare lo stupratore e chiamare la sicurezza. Peccato che non tutti, a quanto pare, siano dello stesso avviso. Un gruppo di ragazzine di 17 anni ha assistito alla suddetta scena e ha filmato la violenza sghignazzando per poi condividere il video . Perché filmare uno stupro invece di fermarlo? E’ successo a marzo, in una discoteca di Rimini . La vittima non ricordava granché di quella sera e ha capito cosa era successo solo quando ha ricevuto il filmato della violenza il mese dopo. Ovviamente i riscontri medici dopo così tanto tempo sono stati scarsi, ma il ragazzo è stato comunque identificato e la Procura sta indagando . Le amiche non sono iscritte nel registro degli indagati nonostante abbiano assistito ad