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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

"Chi ruba le bici? Tutti, studenti per primi": il mercato nero delle due ruote

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Pubblicato su ParmAteneo il 30 marzo 2015 Tecniche di furto e luoghi di scambio mentre i negozianti piangono Ladri di biciclette non è solo il titolo di un film. A Parma, è una realtà piuttosto consolidata. Chi ruba le biciclette? “Tutti,  studenti   per primi” risponde il proprietario di un negozio di bici in via Saffi. Spiega che quando c’è la crisi il suo commercio aumenta perché si smette di usare l’auto preferendo il mezzo più economico a due ruote. Tutto bene, almeno per loro? “I furti ci distruggono.  Nessuno compra più una bici nuova perché sa che verrà rubata , non ne vale la pena”. “Ho avuto tre biciclette, tutte rubate e tutte che mi hanno rubato” racconta un ex studente di Lettere.  Spesso, infatti, sono gli stessi studenti che, vedendosi rubata la propria bici, ne rubano una . Le catene con cavo metallico vengono spezzate mediante la ‘ tecnica del cavalletto ’ , i lucchetti aperti con delle semplici forcine per capelli. Nei migliori dei casi, i ladri puntano v

Parma Calcio, invito con imbroglio: quello che non è stato detto sulla cena-trattativa

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Pubblicato su ParmAteneo il 22 marzo 2015 Nuovi scenari sulla vicenda del club crociato grazie a fonti anonime e documenti raccolti da ParmAteneo La vicenda del fallimento del Parma Calcio si fa più complessa che mai. Sono mesi che si discute e si fanno supposizioni su come andranno a finire le indagini della   Guardia di Finanza ,  con l’elenco dei nomi che ruotano attorno a questa pagina triste per la storia cittadina sempre più lungo: Ghirardi, Taçi,  Manenti, De Paolini, Leonardi, unione industriali. Alcune fonti contattate dalla redazione di  Parmateneo  sono riuscite ad aprire  nuovi scenari , ponendo, se non altro, altri interrogativi che si vanno ad aggiungere ai molteplici punti oscuri sulla vicenda. TACI ERA A CONOSCENZA DEI DEBITI? -   Uno dei primi quesiti è se  Rezart Taçi   fosse a conoscenza o meno degli ingenti debiti incombenti sulla società che Ghirardi era intenzionato a vendere. Stando a quanto affermato a  Repubblica  da Mario Bonati, legale dell’ex presi

Spaccio tra gli studenti di Parma: un affare tra amici

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Pubblicato su ParmAteneo il 16 marzo 2015 Storie di piccoli pusher tra i corridoi dell'Università ‘Studenti che si drogano’  è uno dei più famosi luoghi comuni, insieme agli ‘studenti che non studiano’, a quelli che ‘mangiano male’, che ‘vivono in un porcile’. Peccato che gli studenti fumino Cannabis davvero. Anche a Parma. Si tratta per lo più delle cosiddette droghe naturali, i suoi derivati più comuni:   la marijuana e l’hashish . Pochi hanno voluto parlare apertamente, l’argomento è difficile da trattare. Diffusa è la convinzione che il monopolio del ‘fumo’ sia detenuto esclusivamente dalle persone di colore che spacciano in Pilotta, in via Savani o in via San Leonardo. Non è vero.  A spacciare a loro volta, spesso, sono gli stessi studenti.  Il meccanismo è semplice: si riceve la telefonata di un amico che chiede “vado a comprare … (si usano vari pseudonimi per indicare l’erba o il fumo senza nominarli esplicitamente,  ndr) , ne vuoi?”, e si ordina la quantità desider

Studentessa aggredita al Duc, a salvarla è il collega d'Università

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Pubblicato su ParmAteneo il 5 marzo 2015 Cittadini esasperati organizzano le ronde contro i pusher Mercoledì 25 febbraio , ore 5.35 della mattina. Due giovani compagni di università, un ragazzo e una ragazza di vent’anni, stanno camminando per andare in stazione. Devono partecipare alla laurea di un amico a Firenze e il treno parte alle 5.58. Stanno camminando in Viale Mentana quando, all’altezza del Duc, incrociano un ragazzo. Ben vestito, sulla ventina, con un berretto in testa, un giaccone beige e le cuffie alle orecchie. La musica rimbomba e si sente all’esterno,  gli occhi sono allucinati . Comincia a battere le mani e ad urlare “Bella! Bella”. La ragazza abbassa la testa. Di affermazioni moleste le donne ne ricevono tutti i giorni, purtroppo. Ma  quel ragazzo non si ferma  lì. “Ti scoperei, sai? Te lo metto nel c…” grida. I due giovani accelerano il passo, spaventati.  L’aggressore cerca di buttarsi sulla ragazza per afferrarla ma il suo amico si infila tra i due separand