Parma bloccata dalle forti piogge


"Anche nella tragedia (che è tragedia e non emergenza, perché poteva essere evitata o arginata) si eleva su tutto lo spirito e la tempra dei parmigiani che senza piangersi addosso sono tutti a spalare fango, dai bambini agli anziani. Tutte le persone accorse a dare una mano fino a notte fonda, senza lamentarsi mai. Siamo forti." Parla così Darika, una volontaria della Croce Rossa richiamata in servizio mentre seguiva una lezione all'università. Come tantissimi altri che si stanno adoperando per ripristinare la normalità nella città emiliana dopo quella che è stata definita "l'alluvione".

Nella giornata di lunedì 13 ottobre una forte perturbazione ha colpito Parma mandando in tilt tutta la città. Il torrente Baganza, nella parte sudoccidentale, ha straripato e la Parma ha raggiunto il 392 cm sul Ponte Verdi (30 oltre il massimo storico): fatto decisamente anormale per i parmigiani, abituati a vedere il fiume secco o quasi.
La centrale Telecom è stata allagata, provocando l'interruzione delle linee telefoniche in tutta l'area parmense, ma anche a Modena e Piacenza. Ancor peggio, sono state interrotte anche le linee telefoniche del 118 (che appunto utilizzano il gestore Telecom) che ha dovuto armarsi della vecchia radio per poter comunicare con i soccorritori. La situazione per loro era ancora più complicata per la recente fusione della copertura della centrale operativa delle province di Parma, Reggio Emilia e Piacenza, tutte rispondenti ad un'unica base, che si è trovata ad affrontare sia l'emergenza nella città di Verdi, sia le altre due province.

I primi post del sindaco di Parma
Alle ore 18 erano chiusi Ponte di Mezzo e Ponte Nuovo e il sindaco Federico Pizzarotti raccomandava ai suoi cittadini di non uscire di casa tramite Facebook, il social network in cui comunicava i vari aggiornamenti sulla situazione. Secondo il primo cittadino, la responsabilità maggiore di questa alluvione è dovuta alla mancata costruzione della cassa di espansione sul Baganza. Questa struttura idraulica viene utilizzata per ridurre la portata d'acqua durante una piena tramite lo stoccaggio temporaneo di parte del volume dell'onda in piena. E' costituita da un'opera di presa, un bacino artificiale di espansione e un'opera di scarico: al raggiungimento di un determinato livello del corso d'acqua, parte di essa viene fatta fluire all'interno del bacino artificiale di espansione che poi defluisce nella parte più bassa tramite lo scarico (un esempio è il bacino di espansione sul fiume Tevere, presso la località di Magliano Sabina a Roma, costruito dal Consorzio di Bonifica dell'Agro Romano).

Cartina di Parma riportata dal sindaco su Facebook
con segnalate le zone maggiormente colpite
E' stato evacuato l'Ospedale delle Piccole Figlie, i cui pazienti sono stati trasferiti all'Ospedale Maggiore, a San Secondo e in altre strutture sparse nella provincia. Il ponte pedonale Navetta è crollato. Via Po è sott'acqua e la situazione è critica nella parte sud-ovest della città. Per fortuna, non ci sono morti o dispersi.

Alle 14.30 di oggi, martedì 14, il sindaco ha postato su Facebook l'elenco dei punti dove i volontari che vogliono aiutare nel ripulire la città possono recarsi per ricevere istruzioni, ossia:

Via Farnese.
Piazzale Barbieri.
Viale Villetta - in corrispondenza dei due ingressi del cimitero.
Piazza Lago Santo.
Via Torrente Barden.
Via Langhirano - parcheggio scambiatore.

Le scuole sono rimaste chiuse durante la giornata (ma non le università) per riprendere la loro regolare attività domani, mercoledì 15, eccezion fatta per quelle che sono collocate nelle zone della città più colpite: in questo modo l'amministrazione vuole agevolare il lavoro di ripristino ambientale evitando affollamenti e traffico. 
Le scuole che resteranno chiuse sono:

Nido d’infanzia Zucchero Filato Via Torrente Pessola
Nido d’Infanzia Palloncino blù Via Ognibene
Scuola d’Infanzia Zanguidi Via Torrente Pessola
Scuola d’Infanzia Coccinella Via Pelicelli
Scuola d’Infanzia Locomotiva Via Malvisi
Scuola d’Infanzia Abracadabra Via Stirone
ISTITUTO COMPRENSIVO D'ACQUISTO
Primaria MARTIRI DI CEFALONIA Via Pelicelli
Secondaria di I grado D'ACQUISTO Via Pelicelli
Primaria RODARI Via Ognibene
Nido, Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria e Secondaria DE LA SALLE Via Berzioli
ISTITUTO COMPRENSIVO PARMIGIANINO
Secondaria I grado PARMIGIANINO Piazzale Rondani
Distaccamento secondaria I grado PARMIGIANINO presso
SCUOLA COCCONI Strada del Quartiere
Primaria CORRIDONI Via Montesanto
I.T.C. Melloni Viale Maria Luigia
I.T.G. Rondani Viale Maria Luigia
Liceo Classico Romagnosi Viale Maria Luigia
Liceo Linguistico Marconi Via Benassi
Liceo Scientifico Ulivi Viale Maria Luigia

Parma è una città che lotta, che non si arrende e non si ferma di fronte a niente. La forte affluenza di volontari lo dimostra. Ma è anche una città che si è rivelata impreparata ad affrontare forti piogge, ben lontane dal poter essere definite "alluvione". Resta da sperare che si prendano seri provvedimenti perché non si verifichi mai più una situazione del genere.

Ponte Verdi
La Parma da Ponte Verdi,
martedì 14 ottobre

Il livello del fiume si è di molto
abbassato nell'arco della giornata
tuttavia permangono i segni dell'alluvione.







Ponte di Mezzo. I detriti sono ben visibili
al di là delle arcate
Ponte Verdi: il ramo di un albero è uno
degli ultimi detriti rimasti.


Silvia Moranduzzo


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