La vita del pensiero

La storia è sempre stata la mia materia preferita. La conoscenza di eventi e personaggi mi affascina sin da bambina. Amo molto le biografie e i racconti, due generi che ho ritrovato in Novecento scritto da Tony Judt, storico e accademico inglese specializzato in storia europea, e dal suo allievo Timothy Snyder, studioso dell’Europa dell’Est: un dialogo storico, etico e politico che attraversa il ventesimo secolo con una grazia e una maestria che non avevo ancora incontrato. Nel 2008 fu diagnosticata a Judt una sclerosi laterale amiotrofica (SLA) che lo rese inabile alla scrittura: per questo motivo Snyder ha registrato le loro conversazioni e ne ha tratto un libro.
Il messaggio di Judt è chiaro: vivere la Storia non è sempre un vantaggio quando la si deve spiegare, poi, in modo oggettivo. Nel momento in cui alcuni avvenimenti toccano la persona dal vivo non ci si può distaccare completamente, il che è un bene perché si possono comprendere meglio determinati atteggiamenti, tuttavia sarà difficile non farsi coinvolgere dalle emozioni scaturite da quegli eventi.
Di certo questo libro non vuole essere un manuale. Se non si conosce preventivamente la storia trattata dai due autori è difficile capire a fondo le loro considerazioni, che ciò nonostante riescono a introdurre spunti di riflessione molto interessanti.
L’elemento che mi ha colpito di più non è storico ma intellettuale. Il rispetto e l’ammirazione di Snyder per il suo mentore traspare sia dall’introduzione, sia dalle domande che gli pone: è sempre garbato ma non rinuncia a dire quello che pensa. Non si nasconde dietro uno svenevole servilismo, che spesso caratterizza gli allievi di grandi professori e intellettuali. Le sue osservazioni sono puntuali e si riesce a intravedere l’apprezzamento dello stesso Judt, poi confermato nella sua Postfazione. Ammetto che spero di riuscire a raggiungere questo livello di sintonia intellettuale anche io, con il mio docente, al quale non risparmio le critiche e misuro i complimenti. Ma con cui è un piacere parlare.


Silvia Moranduzzo

Commenti

Post popolari in questo blog

Arcella, sicurezza dalla luce Giordani: Led nel quartiere e per la zona della stazione

La battaglia di mister "Mocio Vileda": "Un centro commerciale davanti al Catajo? Se lo faranno chiuderò al pubblico il castello"

Sciarpe rosse e lacrime per l’addio a Giselda