Voto nullo

Mentre scrivo sta avendo luogo il primo consiglio dei ministri del nuovo governo che non ho votato. Ma non solo la sottoscritta. Nessuno ha votato il governo in carica che è palesemente uguale al precedente: Pd, Pdl e Scelta Civica. Non è cambiato nulla. Potranno anche esserci ministri più giovani, meno conosciuti, ma la pasta è sempre quella. Cambia il condimento ma non la sostanza.
Allora mi chiedo: cosa abbiamo votato a fare? Tanto per divertimento?

 Non mi piace inneggiare al complotto, al colpo di stato o alla dittatura. Quello lo lascio fare ai grillini, che hanno la loro parte di colpa su come sono andate le cose: alla faccia del cambiamento! Certo che i dubbi sorgono: dopo le elezioni abbiamo un governo che non è stato votato, non sembra un po’ strano? Tuttavia, non darei addosso ai soliti noti: Berlusconi è sempre all’interno del governo tramite i suoi cagnolini, Bersani è stato un incapace, Napolitano è “Re Giorgio onnipresente”. Tutto assodato e ripetitivo. Ciò che trovo molto stupido e immaturo è sentire Grillo e seguaci che gridano al colpo di stato. Non ci vuole certo un genio a capire che, se si fossero comportati diversamente, accettando di fare un governo con il Pd, ora non saremmo in questa situazione. Il Movimento 5 stelle aveva un enorme potere sulla compagine di governo che andava creandosi e l’hanno buttato via per le solite motivazioni: poltrona. Volevano anche loro incarichi prestigiosi nascondendosi dietro la formula del rinnovamento. Un po’ come Renzi, che con la scusa della “rottamazione” voleva fare esattamente quello che ha fatto Bersani.

 Dispiace dirlo, ma è un circolo vizioso e perpetuo, fatto di avarizia ed egocentrismo. Se si mettesse da parte l’orgoglio e si guardasse la situazione dal punto di vista dell’Italia intera, non quella delle élite benestanti, si riuscirebbe a fare una cosa molto temuta dai politici che non viene mai nominata: il bene comune. Invece si pensa ad avere il tal incarico, il privilegio in più, la notorietà.

 Non si può più dire: inutile lamentarsi, li abbiamo votati noi. Non è vero, nessuno ha votato questo governo. Ma tutti abbiamo votato, da una parte e dall’altra, coloro che hanno portato a questo. Mea culpa.


Silvia Moranduzzo

Commenti

Post popolari in questo blog

Arcella, sicurezza dalla luce Giordani: Led nel quartiere e per la zona della stazione

La battaglia di mister "Mocio Vileda": "Un centro commerciale davanti al Catajo? Se lo faranno chiuderò al pubblico il castello"

Sciarpe rosse e lacrime per l’addio a Giselda