Il voto italiano alle Europee


Nella giornata di domenica 25 maggio gli italiani sono stati chiamati a votare per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Europeo (in coincidenza con le elezioni amministrative). L'affluenza alle urne è stata del 58,62%, in calo rispetto al 2009 che ha registrato una partecipazione del 66,48%: un dato non così imprevedibile, visto che in Italia l'astensionismo sembra un problema ormai profondamente radicato nella società. Ciò che sorprende sono i risultati di questa tornata elettorale che vede il grande successo del Partito democratico contro la discesa dei partiti dati per vincitori certi, come Movimento 5 stelle o Forza Italia. Le cause che hanno portato a questi dati sono di certo innumerevoli e, in questa sede, si cercherà di riassumerne le più rilevanti in merito a coloro che hanno superato la soglia di sbarramento.


Partito Democratico 40, 8%


La campagna elettorale incentrata e condotta prevalentemente sulla figura del leader Matteo Renzi ha sicuramente contribuito al successo del Pd: i consensi che ha ottenuto a livello nazionale si sono riversati nei voti europei, segno di una condivisione delle politiche che ha effettuato finora, per alcuni versi. Tuttavia, sulla vittoria del Pd, si deve tenere presente la dinamica del "voto utile": spingendo avanti il Partito democratico si rafforza il Pse di Schultz e quindi si contribuisce a creare un gruppo parlamentare coeso che possa legiferare con maggiore tranquillità. L'intento di molti è quello di creare una maggioranza stabile, elemento che manca ancora in Italia, e che è fondamentale per attuare le riforme di cui necessita l'Europa. Dennis Turrin, laureando in Scienze politiche a Padova, è altresì sorpreso di questo risultato "ma non lo ritengo, personalmente, un fatto positivo, da uomo di sinistra: innanzitutto, non è una vittoria del Pd, ma di Matteo Renzi. Questo porta sì il centrosinistra a risultati mai raggiunti dal punto di vista percentuale (sia il Pci che il Pd ebbero in passato un numero di voti maggiori, alle europee), ma ha portato la personalizzazione della politica anche a sinistra, dove finora aveva attecchito meno. Senza considerare che la presenza di un partito egemonico non è mai un bene per la democrazia: la Prima Repubblica è lì ad insegnarcelo".

Movimento 5 stelle 21,2%

Nonostante si confermi secondo partito, il M5s subisce un calo evidente rispetto alle aspettative. La campagna elettorale giocata sulle urla e gli insulti, a quanto pare, non ha giocato a suo favore. Molti voti potrebbero essersi spostati verso il Pd, per la dinamica sopra citata del "voto utile", e verso la Lega Nord, dato che molti elettori grillini si sono sempre riconosciuti nelle idee propugnate dal movimento "Basta euro" di Matteo Salvini. L'esodo di voti dovrebbe far riconoscere al M5s che il suo modo di fare non è il più adatto, al momento, a risolvere i problemi del nostro Paese e dell'Europa: probabilmente è opportuno un serio esame di coscienza.

Forza Italia 16,8%

La campagna elettorale di Forza Italia è stata poco chiara, probabilmente a causa dei guai giudiziari di Silvio Berlusconi che, come succede da molti anni, hanno il sopravvento sui messaggi che il partito trasmette riguardo le proposte da presentare in Europa. I voti ottenuti sono raccolti dal bacino dei fedelissimi del Cavaliere che si stanno estinguendo sempre più: chiaro segnale del fatto che le "toghe rosse" e la "persecuzione della magistratura" stanno stancando anche gli elettori di Forza Italia. Francesca Salvador, candidata di FI al consiglio comunale di Crocetta del Montello (TV), ritiene comunque che il 16,8% sia "un buon risultato vista la situazione attuale in cui versa il partito a causa della recente condanna di Silvio Berlusconi e tutto ciò che ha comportato per la campagna elettorale. Tuttavia, il nostro impegno sul territorio non verrà meno e continueremo a portare avanti le nostre proposte come abbiamo sempre fatto, pensando al bene del Paese".

Lega Nord 6,2%

Il buon risultato della Lega potrebbe derivare dai temi utilizzati per la campagna elettorale: l'uscita dall'euro, l'immigrazione clandestina, l'unione con il fronte antieuropeista, hanno giocato a favore del partito che ha stimolato quegli elettori di destra che non si riconoscono più nel centrodestra di Berlusconi; tuttavia, potrebbe aver portato via i voti anche a Grillo, almeno da parte degli indecisi. I messaggi del segretario Matteo Salvini erano semplici e chiari, perfettamente recepiti da quell'elettorato di ceto medio-basso colpito maggiormente dalla crisi economica di cui si incolpa la moneta unica.

Nuovo Centrodestra 4,4%

Supera di poco la soglia di sbarramento Ncd: probabilmente la frantumazione dei moderati non è stata la scelta giusta e la campagna elettorale piuttosto sottotono ha fatto il resto.

Altra Europa 4%

La vera sorpresa di queste elezioni è la lista che si appoggia ad Alexis Tsipras, leader del partito greco di sinistra Syriza, composta prevalentemente da intellettuali e che riesce ad arrivare alla soglia di sbarramento. Si tratta di un voto di protesta verso le politiche di austerity praticate finora dall'Europa, ma anche nei confronti del Partito democratico che da molti, in Italia, non viene più avvertito come un partito che rappresenti le idee di sinistra. Turrin, al riguardo, ha affermato: "è la dimostrazione che a sinistra esiste ancora vita".

Non hanno superato la soglia di sbarramento Fratelli d'Italia, i Verdi, Scelta Europea, Italia dei Valori, Svp ed Io Cambio. FdI manca l'elezione per un soffio mentre gli altri restano sotto l'uno per cento. Fabio Raschillà, dirigente nazionale di Fratelli d'Italia, ha commentato il voto europeo in questo modo: "Il risultato di FdI-An è di certo positivo. Il non essere riusciti a superare la soglia del 4% non cancella un lavoro straordinario fatto su tutto il territorio nazionale. In poco più di un anno dalle politiche, completamente oscurati dai media nazionali, siamo stati l'unico partito in grado di raddoppiare i propri consensi. La delusione c'è ma solamente per non aver raggiunto l'obiettivo. Ora inizia un lavoro ancora più importante, costruire un centrodestra competitivo che sia incentrato sulla partecipazione".

Ora si attende la distribuzione dei seggi del Parlamento Europeo, anche in considerazione dei risultati ottenuti negli altri Paesi dai candidati.


Silvia Moranduzzo

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