Omosessuale discriminato dalla Chiesa

Le unioni omosessuali non sono l’argomento preferito dalla Chiesa cattolica. Lo ha dimostrato don Francesco Fragiacomo, parroco di Staranzano, in provincia di Gorizia, che si è inalberato quando ha saputo che il capo scout del gruppo Agesci si era sposato con il compagno
Marco Di Just, il capo scout inviso al prete, è convolato a nozze sabato scorso con Luca Bortolotto, consigliere comunale, ed è stato invitato da don Fragiacomo a lasciare il suo incarico perché “non ci sono più le condizioni per svolgere il ruolo di educatore”. Il sacerdote doveva essere sconvolto dal fatto di avere un omosessuale dichiarato tra gli scout perché è arrivato ad avvisare anche l’arcivescovo di Gorizia, Carlo Maria Radaelli.
Nella Chiesa tutti sono accolti, ma le responsabilità educative richiedono alcune prerogative fondamentali, come condividere e credere, con l’insegnamento e con l’esempio, le mete, le finalità della Chiesa nei vari aspetti della vita cristiana. Sulla famiglia - prosegue il parroco - la Chiesa annuncia la grandezza e bellezza del matrimonio tra un uomo e una donna. Un messaggio che percorre tutta la Bibbia e che la fede in Cristo rende possibile. Come cristiani, dunque, siamo chiamati ad annunciare il modello di famiglia indicata da Gesù: quella fondata nell’amore tra un uomo e una donna uniti nel sacramento del matrimonio”.
Cosa non permetterebbe ad un omosessuale di essere un buon educatore? I gusti sessuali non fanno di una persona un angelo o un diavolo. Si tratta di questioni private che non determinano il buono o il cattivo cittadino. Mi chiedo che titolo ha don Fragiacomo per definire Di Just un cattivo educatore. Condannare una persona basandosi sul pregiudizio che si ha di un’intera categoria è errato. Sarebbe come a dire che tutti i preti sono pedofili perché casi di molestie sessuali da parte di prelati sono venuti alla luce: in Italia, negli ultimi dieci anni, secondo il libro di Emiliano FittipaldiLussuria. Peccati, scandali e tradimenti di una Chiesa fatta di uomini” (Feltrinelli, 2017), ci sono state oltre 200 denunce di preti pedofili, e molti altri casi non sono ancora venuti a galla. 

Stereotipi simili fanno propendere per la generalizzazione. Un omosessuale non è una cattiva persona in quanto omosessuale. E’ una persona con i suoi pregi e i suoi difetti, non condannabile a priori secondo i suoi gusti sessuali.


di Silvia Moranduzzo

Commenti

Post popolari in questo blog

Arcella, sicurezza dalla luce Giordani: Led nel quartiere e per la zona della stazione

La battaglia di mister "Mocio Vileda": "Un centro commerciale davanti al Catajo? Se lo faranno chiuderò al pubblico il castello"

Sciarpe rosse e lacrime per l’addio a Giselda