Tragedia in ferramenta cliente muore travolto da una catasta di legno

Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 12 gennaio 2018

Quella di ieri era una mattina limpida, senza nebbia. Sante Lavezzo, 70 anni di Montegrotto, non poteva immaginare che quello sarebbe stato l’ultimo giorno della sua vita. Poco prima delle undici si è diretto verso la rivendita di legname Martini Snc, in via dell’Artigianato 1. 
Suo figlio si è trasferito da una decina di giorni a Monteortone, frazione di Abano Terme, e Sante lo stava aiutando a sistemarsi. Era una persona molto attiva, non sapeva stare con le mani in mano. Era stato proprietario di una tabaccheria in via Pietro d’Abano, ad Abano Terme, che ha venduto una decina di anni fa prima di andare in pensione. 
Ieri mattina Sante era appena entrato nella rivendita quando ha cominciato a dare un’occhiata al materiale esposto. Camminava tra gli scaffali, ignaro di ciò che stava per accadere. Poi si è fermato qualche secondo per guardare dei bancali di legno. Era l’ultima cosa che avrebbe fatto. All’improvviso e senza motivo apparente, dall’alto sono caduti dei grossi pezzi di legno che lo hanno colpito alla testa travolgendolo. 
L’impatto è stato terribile: il cuore di Sante si è fermato di colpo. I commessi, avendo sentito il grande tonfo, sono subito accorsi, hanno spostato le assi e hanno trovato l’uomo che già non respirava più. È stata chiamata un’ambulanza ma non c’era più nulla da fare. I paramedici hanno verificato le funzioni vitali del 70enne e hanno scosso la testa. Nemmeno hanno provato a rianimarlo e hanno coperto il cadavere con un lenzuolo in attesa dell’autorità giudiziaria. Sono intervenuti anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal (il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro) di Padova.
Il corpo di Lavezzo è stato trasportato ad Abano Terme per l’autopsia. Nel frattempo, il capannone non è stato posto sotto sequestro: il pm ha stabilito che le normali attività lavorative possono continuare, anche se proprietari e commessi sono rimasti comprensibilmente scossi, incapaci di darsi pace per la tragedia. Le cause della caduta dei bancali sono ancora da chiarire. Non si sa se la colpa sia imputabile al cedimento strutturale degli scaffali, se la merce sia stata sistemata male o se si sia trattato di una tragica fatalità. I proprietari della rivendita e i loro commessi sono indagati per omicidio colposo e ora rischiano il carcere.
Gli scaffali della rivendita Martini non sono simili a quelli di una libreria. La struttura è composta da alte colonne in ferro ancorate ai muri lungo le quali ci sono dei buchi dove vengono inseriti dei paletti di legno che servono a sostenere la merce esposta. Teoricamente si tratta di un tipo di struttura molto solida, per questo viene utilizzata in molti negozi che commerciano legname. I paletti in legno si possono comodamente spostare di altezza a seconda di quanta merce deve essere posta in vendita.
«Era una bravissima persona, sempre disponibile» ricorda il nuovo proprietario della tabaccheria di via Pietro d’Abano, prima appartenuta a Sante Lavezzo. «Ho comprato il negozio da lui una decina di anni fa. Questa pessima notizia è stata per me una doccia fredda. L’ho saputo nel primo pomeriggio e sono caduto dalle nuvole. È stata una notizia terribile» dice il tabaccaio scuotendo la testa. «Tutti lo conoscevamo, era benvisto e apprezzato. Aveva sempre una parola buona da dire ed era gentile con chiunque» afferma un signore che frequenta la tabaccheria da anni. La sua voce era bassa, quasi avvilita. La voce di chi sta elaborando la perdita di un conoscente. 
«Conosco di vista la famiglia, sono persone perbene – afferma il sindaco di Montegrotto, Riccardo MortandelloEsprimo la mia vicinanza ai familiari, è una tragedia orribile. Sono sicuro che le autorità faranno al più presto chiarezza, così da dare un po’ di pace a chi ora sta piangendo la perdita».

di Silvia Moranduzzo

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