Sacchettini della verdura a pagamento, caos nei negozi

Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 3 gennaio 2018


L’Europa ha deciso e l’Italia si è adeguata. Da ieri mattina i sacchetti utilizzati per frutta, verdura, carne, pesce e formaggio devono essere biodegradabili e sono a pagamento. La direttiva europea è mirata a disincentivare l’utilizzo della plastica, ma non mancano i dubbi da parte delle associazioni di categoria e degli stessi commercianti. «Il consumatore è obbligato a prendere i sacchetti forniti dal supermercato o dal negozio, per un costo che varia dai 2 ai 10 centesimi. Poi, però, per questioni di igiene non può portarli da casa per riutilizzarli la volta dopo. Questo non è un disincentivo quindi all’utilizzo della plastica», afferma Michele Ghiraldo di Fida Ascom che stima in 150 euro all’anno l’aumento di spesa per i consumatori. Da ieri infatti non sono solo i sacchetti biodegradabili ad essere a pagamento ma anche l’involucro di plastica con cui si conservano i cibi sottovuoto, come salumi, pasta fresca e mozzarelle. Si tratta di una norma che coinvolge oltre ai supermercati anche i piccoli commercianti che ora dovranno stare molto attenti alle sanzioni. «Non so niente di questa nuova legge. Ci adegueremo tutti, ovviamente, ma le cose sono state fatte troppo in fretta», dice un negoziante del centro. Proprio sulle sanzioni l’Ascom aveva chiesto un periodo di assestamento per permettere a tutti i commercianti di adeguarsi alla normativa: «Sono previste multe pesantissime per i commercianti, si va dai 2500 ai 25 mila euro – spiega GhiraldoAlcuni avevano già fatto scorta dei sacchetti che si potevano utilizzare fino al 31 dicembre e ora sono obbligati a gettarli via, incorrendo in una perdita».
C’è anche chi pensa che questo sia l’ennesimo modo per finanziare la politica, come Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti: «Temo che questa normativa serva ad alcuni gruppi a battere cassa per a finanziare la campagna elettorale di certi partiti politici candidati alle elezioni di marzo».

di Silvia Moranduzzo

Commenti

Post popolari in questo blog

Arcella, sicurezza dalla luce Giordani: Led nel quartiere e per la zona della stazione

La battaglia di mister "Mocio Vileda": "Un centro commerciale davanti al Catajo? Se lo faranno chiuderò al pubblico il castello"

Sciarpe rosse e lacrime per l’addio a Giselda