Il mare in città. Il clima torna torrido ma in città e provincia le piscine sono molte. Ecco i prezzi e gli orari

Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) del 23 luglio 2017

Asciugamano, crema solare, libro o parole crociate, cappello e costume. Preso tutto? Si può partire alla ricerca di un po’ di refrigerio. Con il caldo torrido che ha ripreso ad attanagliare Padova, oggi più che mai c’è bisogno di un po’ di fresco. Chi va sui colli, chi si rifugia nei centri commerciali agognando l’aria condizionata, chi va al mare. Ma se si volesse restare in città a sguazzare nell’acqua, saltando le lunghe code in automobile per arrivare alla spiaggia, dove si può andare? La scelta di sicuro non manca.
La scelta di sicuro non manca. Qualcuno punterà alle Terme che d’estate propongono una location tranquilla ed esclusiva anche se l’acqua non è propriamente fresca – stiamo parlando pur sempre di terme – e piuttosto dispendiosa in termini economici (i biglietti d’entrata sfiorano i 30 euro). Per chi se lo può permettere, comunque, ne vale la pena: nessun schiamazzo, si sente solo il canto delle cicale, le piscine sono curate e a dir poco stupende, tra mosaici sul fondo e grandi statue dalle quali sgorgano gli idromassaggi.
In città e provincia, comunque, ci sono soluzioni anche per chi vuole spendere meno. Quella più gettonata dai padovani è la piscina che si trova all’interno del centro sportivo Plebiscito (ingresso a 9 euro, 9.00-19, mercoledì orario allungato fino alle 22.30): le piscine scoperte sono due con le corsie delimitate dai classici cordoni, si può prendere il sole sull’erba, ma è meglio affittare un ombrellone se si desidera restare al fresco perché gli alberi sotto i quali ripararsi dal sole sono pochi.
Meta di molti padovani la centrale piscina Couver di via Monte Pertica. Qui, nel verde si accede a una piccola e tranquilla oasi (ingresso con tessera Asi 7 euro, 12 i festivi, 9-21). La piscina che ha il parco più grande è al Centro sportivo 2000 (ingresso 11 euro, 9-19): anche qui le piscine scoperte sono due e se ne aggiunge una per i più piccini, dove i bambini possono sguazzare sotto l’occhio attento dei genitori, divertendosi con l’acqua senza correre pericoli. Di dimensioni simili anche il centro sportivo Gabbiano a Reschigliano (ingresso 10 euro, orari 8.30-19, domenica aperti fino alle 13). Decisamente più piccola è la piscina di Villa Ferri (ingresso 10 euro, 9.00-19.00) che ha disposizione uno spazio piuttosto ristretto. La particolarità della struttura è data dalla possibilità di affittare il luogo per feste private con buffet incluso. Per ultimo ma non ultimo, c’è Padova Nuoto (ingresso 9 euro, apertura 9-19.30, mercoledì fino alle 22) che dispone di una sola vasca scoperta, un prato molto grande con svariati alberi e una chicca: la terrazza solarium per gli amanti del sole.

La scelta di vasche e piscine è, come visto, ampia. Eppure c’è una soluzione anche per chi non è disposto a pagare un biglietto d’ingresso per passare del tempo fuori casa. Ecco allora che si può optare per le chiuse di Voltabarozzo, sull’argine del Bacchiglione. Qui c’è spazio sull’erba per prendere il sole, un chiosco per rifocillarsi e delle piccole docce che servono a rinfrescarsi dopo una giornata al sole. Fare il bagno nel fiume è vietato perché le acque sono inquinate e a vederle non sono nemmeno granché invitanti. Capita però che a volte alcuni stranieri e alcuni universitari padovani (passati prima per le birra del chiosco) decidano di sguazzare nel fiume. Se proprio non si vuole scegliere le verdi e melmose acque del Bacchiglione, non resta che prendere l’auto e fare qualche chilometro in più per tuffarsi nel mare (in verità anche qui non mancano le alghe) di Sottomarina. Oppure pagare un biglietto per una delle tante piscine che offre la città. Il fresco d’estate, tutto sommato, non è così caro.


di Silvia Moranduzzo

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