Libri in crowdfunding: l'evoluzione dell'editoria

Immaginate un mondo in cui vengono pubblicati solo i libri che davvero piacciono ai lettori. Niente più "letteratura spazzatura", testi di dubbia qualità inviati alle librerie solo per fatturare. Immaginate un mondo ricco di buone letture. Ebbene, potrebbe non essere solo un'utopia.

Il mondo dell'editoria sta cambiando, è inevitabile. Le vendite negli anni sono calate a picco, si legge sempre meno e sempre peggio. Un tentativo di rivoluzione c'è stato con gli ebook ma non è stato ottenuto il successo sperato. Sono tantissimi ancora a preferire la carta. Ecco che in questa situazione di difficoltà si inserisce Bookabook. Casa editrice di stanza a Milano nata nel 2014, propone un metodo nuovo: il crowdfunding. La pratica, finora utilizzata soprattutto per raccogliere fondi per cause benefiche, consiste nella pubblicazione sul sito della casa editrice di diversi testi. I lettori possono leggere le sinossi, lasciare commenti e acquistare una o più copie del libro diventando così "sostenitori". Una volta raggiunti i 200 ordini il testo viene stampato e distribuito nelle librerie, oltre che inviato a chi lo ha acquistato. Il tempo limite della campagna è di 100 giorni: in caso di non raggiungimento dell'obiettivo tutti sono rimborsati. Nelle intenzioni dell'editore, questo metodo permette l'accesso alle librerie solo ai libri che davvero i lettori vogliono leggere.

Un esperimento che sta riscuotendo una certa attenzione e che, in altri contesti, è stato il segreto del successo di alcuni libri. Pensiamo solo a "Storie della buonanotte per bambine ribelli" di Francesca Cavallo ed Elena Favilli, che in 28 giorni ha raccolto un milione di dollari. E al quale ho deciso di credere anche io, affidando a Bookabook la mia inchiesta sulla condizione femminile palestinese, "Donne in conflitto". Per saperne di più: www.bookabook.it.

di Silvia Moranduzzo

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