La riforma Madia abolisce il Corpo forestale

Il 12 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo che elimina il Corpo Forestale dello Stato, che confluirà nell’Arma dei Carabinieri. I circa 8 mila agenti forestali, quindi, diventeranno militari a partire dal primo gennaio: i particolari si avranno con un altro decreto, per il quale il governo ha 60 giorni di tempo, che stabilirà le modalità dello scioglimento. Il Corpo forestale si occupava di prevenzione e repressione di ecoreati e della difesa della biodiversità.
Il suo sindacato (SAPAF) si è opposto all’assorbimento definendolo un “omicidio di Stato”, in quanto andrebbero perse importanti competenze professionali che porterebbero ad un possibile aumento dei reati ambientali. Il segretario del SAPAF, Marco Moroni, ha dichiarato a “Il Post”: “In un sol colpo cancellano la storia di un Corpo bicentenario e un patrimonio inestimabile di professionalità e competenze che nell’Arma dei carabinieri non potranno essere valorizzate, rendendo il cittadino italiano più debole nei confronti di chi commette reati ambientali e soprattutto delle ecomafie”. Il SAPAF ha promesso di fare ricorso contro il decreto. Sulla stessa linea è il Procuratore Antimafia Franco Roberti, secondo il quale “si toglie all’autorità giudiziaria l’unico organismo che smaschera i crimini ambientali”. Ciò che pare dia maggior fastidio è il fatto di dover diventare militari, infatti Moroni ha affermato che non ci sarebbero stati problemi se fossero stati assorbiti dalla Polizia di Stato.
Secondo l’ultimo rapporto Ecomafie di Legambiente, nel 2014 i reati in campo ambientale sono stati 29.293: 22 miliardi di euro è il denaro che gli ecocriminali ne hanno tratto.
7.177 forestali diventeranno carabinieri, 390 vigili del fuoco, 126 poliziotti e 41 finanzieri, ma alcuni potranno chiedere di essere trasferiti in qualche amministrazione pubblica. Nel caso in cui non ci siano posti disponibili dove richiesto si potrebbe finire in mobilità.

La decisione del governo rientra in un progetto più ampio di razionalizzazione delle forze di polizia che oggi sono cinque: Polizia, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale. Verranno soppresse le unità navali di Polizia e Carabinieri, i cui mezzi andranno alla GdF. Tutto questo dovrebbe far risparmiare 122 milioni di euro in 3 anni ma Moroni non è d’accordo perché servirebbero 26 milioni solo per le nuove divise e circa 40 mila euro per i tesserini. A forza di usare le forbici si spera che non venga meno l'attenzione per i reati ambientali (ricordiamo la Terra dei Fuochi) e, in seguito, per la sicurezza nel complesso.

di Silvia Moranduzzo

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