Natale con il braciere, famiglia in ospedale

Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 27 dicembre 2017


Hanno acceso un piccolo braciere per scaldarsi nel pomeriggio di Natale e sono stati portati d’urgenza in ospedale per intossicazione.
È la storia della famiglia Alpha, di origine senegalese. Ba Mamadou, 29 anni, e la moglie Ba Fatoumata, 27 anni, erano a casa con i loro figli di 4 anni e di 11 mesi. Stavano trascorrendo il giorno di Natale come ogni famiglia normale. Abitano a Loreggia, in via Aurelia, vicino ai capannoni industriali. Nel pomeriggio i genitori accendono un piccolo braciere in camera da letto per scaldarsi: nonostante il giorno di Natale ci fosse il sole le temperature erano abbastanza rigide e i bambini sentivano freddo. Preoccupati soprattutto per il più piccolo, nato appena 11 mesi fa, che rabbrividiva sotto la copertina decidono di utilizzare il braciere invece di alzare il riscaldamento. Chiudono bene tutte le finestre per non disperdere il calore e si accoccolano vicino al fuoco.
Inizialmente stanno bene, giocano tranquillamente con i loro bambini ma verso metà pomeriggio i due senegalesi cominciano a sentirsi male. Non danno immediatamente la colpa al braciere acceso da un’ora e chiamano il 118. Intorno alle 18.10 arrivano l’ambulanza e i vigili del fuoco di Cittadella. La famiglia viene ricoverata d’urgenza all’ospedale di Camposampiero dove ricevono immediatamente le cure del caso. Per fortuna non versano in gravi condizioni ma devono restare sotto osservazione.
I vigili del fuoco e i carabinieri di Cittadella hanno rilevato immediatamente una grande quantità di monossido di carbonio, le cui esalazioni hanno intossicato la famiglia Alpha. Ba Mamadou e Ba Fatoumata non hanno pensato probabilmente che il fumo del braciere potesse causare loro un’intossicazione: il loro unico pensiero era quello di non far soffrire il freddo ai loro bambini. Un Natale cominciato serenamente si è trasformato in una giornata di paura per la famiglia Alpha.

di Silvia Moranduzzo

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