Allarme terrorismo, il vescovo: Ora dobbiamo restare uniti
Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 3 novembre 2017
In
occasione della commemorazione dei defunti, ieri pomeriggio alle 15 il vescovo
di Padova, monsignor Claudio Cipolla, ha officiato la messa alla chiesa del
Cimitero Maggiore. I fedeli hanno cominciato a raccogliersi un’ora prima
dell’arrivo di monsignor Cipolla e molti sono dovuti rimanere in piedi. Tra i
fumi dell’incenso e i canti religiosi il vescovo ha lanciato un messaggio
consolatorio nei confronti di coloro che soffrono per la morte di un loro caro:
“È umano essere affranti quando viene a mancare una persona alla quale vogliamo
bene. Ma cerchiamo di farci forza”. In fondo, ha sostenuto Monsignor Cipolla,
“tutti noi siamo provvisori su questa terra ma dobbiamo ricordare che la vita
non si ferma con la morte”. In un momento storico nel quale dilaga la paura di
attentati terroristici, l’ultimo solo l’altro ieri a New York, le parole di
monsignor Cipolla non sono cadute nel vuoto: “Dobbiamo restare uniti. Da soli
non riusciamo a reggere il dolore della perdita ma insieme possiamo superarlo.
È necessario riscoprire il valore della comunità intesa non solo come unione di
tutti i cristiani ma di tutti gli esseri umani, senza alcuna distinzione”. Al
termine della messa e della processione, il vescovo si è fermato a scambiare
qualche parola con i fedeli che si avvicinavano, regalando un sorriso a tutti e
una parola di conforto.
In
mattinata hanno avuto luogo anche le commemorazioni dei defunti della Polizia
di Stato e dei Carabinieri. Alle nove davanti alla Questura di Padova, si è
tenuta una piccola ma sentita cerimonia con la partecipazione del questore
Gianfranco Bernabei. Una corona di alloro è stata deposta a fianco alla lapide
dedicata ai caduti della Polizia, alla presenza di poliziotti, funzionari e dei
familiari delle vittime. È seguita una messa alla cappella del II Reparto
Mobile di Padova.
Anche
i Carabinieri hanno commemorato i loro morti, al cimitero di Villatora di
Saonara. In particolare, è stata deposta una corona di alloro in memoria del
Generale di Brigata dei Carabinieri Giuseppe Dezio, ucciso dai tedeschi nel
corso della seconda guerra mondiale.
Una
giornata piena di commemorazioni per non dimenticare sia chi è morto per
salvare altre persone sia i defunti che ognuno serba nel suo cuore.
di Silvia Moranduzzo
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