"La Gente" e la genesi dei populismi
Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 22 novembre 2017
La Sala Rossini del Pedrocchi si è riempita ieri sera per la presentazione del libro «La gente» di Leonardo Bianchi, organizzata dal giornalista del Corriere del Veneto Giovanni Viafora. Il libro è una raccolta di inchieste che descrivono il fenomeno del «gentismo», definito dall’autore come una sorta di populismo che rifiuta la leadership e la mediazione, che nasce dal basso e resta in basso. «Il concetto di casta è connesso al gentismo perché ha diviso l’Italia in un “noi” puro e un “loro” predatorio che vuole raggirare gli onesti – spiega Bianchi – Il gentismo è anticasta e stando a molti accademici, il Movimento 5 stelle ne è l’emblema». Secondo l’autore la politica si fa megafono del gentismo perdendo il suo ruolo di mediatrice e proclamando di fare la volontà del popolo.
di Silvia Moranduzzo
La Sala Rossini del Pedrocchi si è riempita ieri sera per la presentazione del libro «La gente» di Leonardo Bianchi, organizzata dal giornalista del Corriere del Veneto Giovanni Viafora. Il libro è una raccolta di inchieste che descrivono il fenomeno del «gentismo», definito dall’autore come una sorta di populismo che rifiuta la leadership e la mediazione, che nasce dal basso e resta in basso. «Il concetto di casta è connesso al gentismo perché ha diviso l’Italia in un “noi” puro e un “loro” predatorio che vuole raggirare gli onesti – spiega Bianchi – Il gentismo è anticasta e stando a molti accademici, il Movimento 5 stelle ne è l’emblema». Secondo l’autore la politica si fa megafono del gentismo perdendo il suo ruolo di mediatrice e proclamando di fare la volontà del popolo.
di Silvia Moranduzzo
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