Jobs act: giovani al tempo della precarietà
Pubblicato su ParmAteneo il 2 marzo 2015 I principali cambiamenti riguarderanno specialmente i nuovi assunti Addio articolo 18, benvenuto Jobs Act . Alla fine la determinazione di Renzi ha avuto la meglio per quel che riguarda la riforma del lavoro: tra critiche feroci e odi idilliache è riuscito nell’intento di farla approvare. Ma in cosa consiste questo provvedimento? Innanzitutto, la riforma prevede che a partire dal 1 gennaio 2016 non potranno più essere stipulati i cosiddetti contratti di collaborazione a progetto (Co.Co.Pro.). Quando scadranno quelli già in corso, i nuovi assunti potranno essere ingaggiati attraverso le varie tipologie di contratto rimaste uguali, o quelle introdotte. “MA L’ART. 18 ANDAVA MANTENUTO” – “Per i giovani si tratta di un aspetto positivo –fa notare l’ on. Patrizia Maestri , del Partito Democratico-. E’ stata cancellata la tipologia del job sharing e, personalmente, mi auguravo che venissero cancellati anche i contratti...