Più vero del vero, la via padovana al viaggio virtuale
Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 21 luglio 2017 PADOVA Il paesaggio è montuoso e il cielo è terso, azzurro intenso. Il sentiero conduce ad una pietra, in un angolo. Appoggi un piede e la pietra trema: un boato e comincia a salire. Si arriva in vetta e, dall’altra parte, spunta il mare. Vista stupenda: il verso dei gabbiani e il vento che cresce, come la sensazione di vertigine. Di fronte c’è una passerella in legno che non pare molto stabile. Passi incerti-, le gambe tremano, l’insicurezza aumenta. È molto alto. «Sii coraggioso, fai un passo nel vuoto. Forza!» echeggia una voce. La paura aumenta e si resta bloccati, sospesi nell’incertezza e nel terrore di cadere. Le sensazioni sono così forti che ci si dimentica di non essere in montagna. Ci si dimentica di trovarsi nel BUH12 di via Prima Strada a Padova, di indossare un visore e cuffie che riproducono una realtà virtuale aumentata. Ci si dimentica di essere al sicuro: vista, olfatto, tatto e udito fann...