Le donne occidentali devono indossare il velo nei Paesi arabi?

Si parla spesso di integrazione riferendosi ai migranti che arrivano in Europa: devono rispettare le nostre regole e la nostra cultura, devono limitare il più possibile ogni espressione dei loro usi e costumi. Peccato che questo non sia esattamente un modello di integrazione. Sarebbe meglio parlare di rispetto per gli altri: se la figlia di un musulmano nata in Italia non vuole indossare il velo deve poterlo fare. Se una donna vuole indossare l’hijab perché così dice la sua religione deve poterlo fare. Si deve poter pregare il proprio Dio, ci si deve vestire come si vuole, ci si deve comportare rispettando la libertà di ognuno. Proprio all’insegna del rispetto dovrebbe tenersi anche il comportamento dei turisti quando si recano in Medio Oriente.
Marine Le Pen ha rifiutato di indossare il velo per incontrare il Gran Mufti del Libano scatenando polemiche. La richiesta rivoltale un paio di giorni prima del giorno dell’incontro rientra nell’arco del rispetto per gli altri. In Libano convivono musulmani e cristiani quindi si possono vedere donne con i capelli scoperti passeggiare tranquillamente. Tuttavia, se si desidera incontrare un’autorità musulmana si dovrebbero rispettare alcune piccole regole in segno di rispetto. Indossare il velo non sarebbe stato un oltraggio a sé stessi o un segno di costrizione, quanto una mano tesa. E’ noto che Le Pen non sia solita a tendere la mano a chi professa l’Islam. 

In generale, moltissimi turisti ignorano completamente che “Paese che vai, regole che trovi”. Ad esempio, a Gerusalemme si vedono spesso donne con i pantaloni corti voler accedere al Santo Sepolcro o alla Spianata delle Moschee e magari storcono il naso quando le guardie chiedono di coprirsi con uno scialle o una sciarpa. Esattamente come nelle chiese cristiane l’uomo deve togliersi il cappello e la donna non deve essere troppo scoperta, ci sono degli usi anche negli altri luoghi sacri. Vestirsi in modo sobrio è anche un modo di evitare problemi. Si deve comprendere che ci sono tante culture e tanti modi di pensare. In Italia si pretende che si abbia il viso scoperto quindi le donne musulmane non possono indossare il burqa; in Iran si pretende che la donna, anche se occidentale, indossi il velo. Se non si vogliono rispettare le culture altrui meglio programmare il proprio viaggio con una destinazione diversa.


di Silvia Moranduzzo

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