Strasburgo approva il Ceta: il trattato commerciale UE-Canada

Ieri in tarda mattinata è stato approvato dal Parlamento Europeo il Trattato Ceta (Comprehnsive Economic and Trade Agreement) tra Unione Europea e Canada. Si tratta del fratello del controverso Ttip, un accordo economico e commerciale che adegua gli standard di produzione per facilitare gli scambi tra i Paesi. Hanno votato a favore 408 deputati (Popolari, Liberali, Conservatori e Socialisti-Democratici), mentre contrari erano in 254 (Verdi, Sinistra, Enf di Salvini e Le Pen, Efod di Farage e Movimento 5 stelle). Si sono svolte manifestazioni di protesta a Strasburgo da parte di artigiani, commercianti, produttori che sostengono che un trattato del genere sia pericoloso per il loro lavoro, in quanto la qualità alla quale in Europa e soprattutto in Italia siamo così attenti a preservare verrebbe intaccata pesantemente. L’accordo era già stato firmato il 30 ottobre ma era rimasto in bilico a causa del Belgio che aveva osteggiato fortemente alcuni punti. Dovrebbe entrare in vigore in aprile dopo la ratifica del Parlamento canadese e di tutti i Parlamenti nazionali e regionali che hanno facoltà di decidere in questi contesti.
Il voto rappresenta anche la risposta alla politica di Donald Trump - afferma il capogruppo popolare Manfred Weber - invece di protezionismo vogliamo collaborazione, invece di lasciare che la globalizzazione proceda senza di noi vogliamo modellarla con i nostri standard e le nostre norme di alto livello”. Il Ttip doveva essere stipulato con gli Stati Uniti ma l’attuale presidente preferisce una linea maggiormente protezionista rispetto a Barack Obama e sembrava che si potesse tirare un sospiro di sollievo. Il Ceta è sulla stessa falsariga del Ttip ma invece degli Stati Uniti si rivolge al vicino Canada.

Il Ceta prevede il riconoscimento di un elenco di prodotti Dop e Igp in Canada che finora è sempre stato scettico sulle denominazioni di qualità europee che servono a tutelare prima di tutto il consumatore. E’ prevista inoltre l’apertura di un contingente dedicato ai formaggi europei, l’azzeramento dei dazi e la semplificazione per l’export di vini, liquori, dolciumi, pasta, biscotti, preparati di frutta e verdura. Secondo i dati dell’Istat, nel 2015 l’Italia ha esportato in Canada prodotti agroalimentari per un totale di 720 milioni di euro e ha importato alimenti per la cifra di 450 milioni di euro. I sostenitori affermano che il Ceta dovrebbe aumentare gli scambi riducendo i costi. L’Europa azzererà i dazi per 50 mila tonnellate di carne di manzo non trattata con ormoni, 75 mila tonnellate di carne suina e 8 mila di mais dolce. Non ci saranno dazi nemmeno per grano tenero e duro, semi oleosi e legumi.


di Silvia Moranduzzo

Commenti

Post popolari in questo blog

Arcella, sicurezza dalla luce Giordani: Led nel quartiere e per la zona della stazione

La battaglia di mister "Mocio Vileda": "Un centro commerciale davanti al Catajo? Se lo faranno chiuderò al pubblico il castello"

Sciarpe rosse e lacrime per l’addio a Giselda