L'hotel degli orrori di Los Angeles diventa edificio storico

Los Angeles, California. L’Hotel Cecil riceverà lo status di “edificio storico culturale” come esempio rappresentativo degli inizi dell’industria edile americana. Cosa ha di curioso questo albergo? Negli anni si sono verificati più di 15 tra omicidi e suicidi, tanto da ispirare la serie televisiva American Horror Story
Costruito nel 1924 da William Banks Hanner, l’albergo dispone di 600 camere a basso prezzo abitate durante la Grande Depressione da moltissimi anziani, disabili e poveri che grazie alle tariffe inferiori rispetto ad altri alberghi hanno potuto avere un tetto sopra la testa. Lo stile è Art Deco e l’architettura si deve a Loy Lester Smith. Recentemente l’albergo è stato diviso in stanze di lusso e stanze a basso costo e sono stati organizzati dei tour per turisti famelici di storie dell’orrore.
La scia di sangue e l’alone di mistero dell’Hotel Cecil caratterizzano tutta la sua storia, dall’inizio ad oggi. Nel 1931 avviene il primo suicidio: un uomo di 46 anni ingerisce alcune pillole contenenti veleno durante il suo alloggio. Si era registrato con falso nome una settimana prima. L’anno seguente Benjamin Dodich, un ragazzo di 25 anni, si sparò un colpo in testa nella sua camera senza lasciare biglietti d’addio. Nel 1934 il sergente Louis Borden si è tagliato la gola: ha lasciato un biglietto dove riporta le sue gravi condizioni di salute. Grace Magro, nel 1937, cade dal nono piano. Tuttavia, la polizia non è certa che si tratti di suicidio. Il corpo della donna è rimasto impigliato nei cavi del telefono sottostanti la finestra. E’ morta in ospedale qualche ora dopo. L’anno successivo il marine Roy Thompon, 35 anni, è caduto dal tetto. L’anno dopo morirono due persone: il marinaio Erwin Neblett e l’insegnante Dorothy Sceiger, entrambi ingerendo veleno.
Nel settembre 1944 Dorothy Jean Purcell, 19 anni, si sveglia con i crampi allo stomaco. Apparentemente sembra non sapere di essere incinta. Non sveglia il compagno, Ben Levine, che dorme a fianco a lei. Dorothy entra nello spogliatoio dei domestici e partorisce. Credendo che il bambino sia morto lo getta dalla finestra. Accusata di omicidio, è stata assolta per infermità mentale. Nel 1947 viene uccisa Elizabeth Short, fatta letteralmente a pezzi, mentre Robert Smith, 35 anni, cade dal settimo piano. Nel 1954 Margaret Brown cade dal settimo piano: si era registrata la settimana prima dando alla reception un falso nome. Cade dall’ottavo piano anche Julia Frances Moore nel 1962. Lo stesso anno i coniugi Otton litigano: lui va a cena fuori senza di lei. La donna si getta dalla finestra e cade su un passante. Entrambi muoiono sul colpo. Nel 1964 “Pigeon Goldie” Osgood viene trovata morta nella sua camera, strangolata e violentata. Il colpevole non è stato catturato. 
Negli anni Ottanta alloggia all’Hotel Cecil Richard Ramirez, meglio noto come Night Stalker, era un serial killer, autore di decine di omicidi. Come Johann “Jack” Unterwger, assassino austriaco che negli anni Novanta abitava al Cecil e sulla coscienza ha la morte di molte prostitute.

Alla fine del febbraio 2013 alcuni clienti chiamano la reception dell’albergo perché non riescono ad usare l’acqua. Un tecnico sale sul tetto a controllare le cisterne, ignaro di ciò che sta per scoprire: il cadavere di una giovane studentessa canadese, nuda, si trova in una delle cisterne in avanzato stato di decomposizione. Era lì da tre settimane. Un video fatto girare dalla polizia mostra la studentessa, Elisa Lam, 21 anni, in ascensore poco prima della sua morte in cui sembra stia scacciando fantasmi e sembra preoccupata di essere seguita. Vengono alimentate storie secondo le quali l’albergo sarebbe stato infestato di presenza per poi scoprire che Elisa Lam soffriva di disturbo bipolare. L’ultimo fatto di sangue risale al 2015, quando un ragazzo di 28 anni si è suicidato lanciandosi dalla finestra della sua camera al Cecil.


di Silvia Moranduzzo

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