L'Isis rivendica l'attentato di Londra

Ieri pomeriggio, intorno alle 14.30, ora di Londra, un uomo alla guida di un suv ha travolto diversi passanti sul ponte di Westminster. Successivamente si è schiantato contro la cancellata dei giardini del parlamento. Uscito dal veicolo ha accoltellato un agente di polizia, Keith Palmer, che tentava di fermarlo. L’attentatore è stato poi ucciso da un agente in borghese che sostava fuori dal parlamento. Palmer è stato soccorso immediatamente dal vice-ministro degli esteri, Tobias Ellwood, ex ufficiale delle forze armate. Ellwood ha tentato di fermare l’emorragia e ha praticato la respirazione bocca a bocca fino a che non sono arrivati i soccorsi che hanno portato in ospedale l’agente, morto poco dopo. Un’altra donna e un uomo sono deceduti, investiti dall’auto dell’attentatore, mentre i feriti sono più di 40. Theresa May è stata evacuata a bordo di una Jaguar, direzione Downing Street, da dove ha convocato il comitato d’emergenza. I parlamentari, invece, sono rimasti chiusi in aula fino al cessato allarme.
L’Isis ha rivendicato l’attacco tramite il suo organo di propaganda, il sito Amaq News Agency. L’attentatore sarebbe Trevor Brooks, già noto all’intelligence britannica come “predicatore d’odio”. Era l’imam di Clapton e dal 2015 aveva fatto perdere le sue tracce. Si faceva chiamare Abu Izzadeen e sembra abbia noleggiato il suv con il quale ha condotto l’attacco a Birmingham. Una dinamica diversa dagli scorsi attentati operati dai foreign fighters del Califfato. Esattamente un anno fa avvenivano gli attentati di Bruxelles: all’aeroporto e alla stazione della metropolitana di Maalbeek. Tuttavia, gli scorsi attacchi sembravano meglio preparati e studiati, si intravedeva una strategia. Sono state utilizzate armi ed esplosivi, le persone coinvolte erano molte di più. L’attentato di ieri di Londra sembra quasi sia stato frutto della follia del momento. L’uomo era armato solo di un coltello e non ha provocato stragi come quelle precedenti. Si può pensare che l’Isis stia perdendo la presa sui militanti stranieri o che si stia indebolendo. Oppure ancora, potrebbe essersi appropriato di un attentato che non aveva comandato.
La Metropolitan Police ha invitato chiunque sia in possesso di informazioni, video o immagini riguardanti l’attentato a comunicarlo alle forze dell’ordine. Finora sono state arrestate otto persone che sarebbero coinvolte in attività terroristiche affini a quelle dell’Isis.

Theresa May questa mattina ha detto alla Camera dei Comuni: “Non abbiamo paura e non ci facciamo intimorire. E’ stato un attacco alla gente libera”. La regina Elisabetta II e Papa Francesco hanno espresso il loro dolore per i morti e i feriti. A Palazzo Chigi la bandiera è a mezz’asta, in segno di solidarietà con gli inglesi. A Roma, in vista dell’anniversario dei Trattati di Roma, sono aumentate le misure di sicurezza. Già ieri il ministro dell’interno Minniti aveva convocato il comitato antiterrorismo.


di Silvia Moranduzzo

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