Deputato egiziano propone test di verginità per entrare all'Università

Un nuovo Caligola siede nel Parlamento egiziano. Dopo colui che fece imperatore il suo cavallo, il deputato che vuole il test di verginità per le ragazze che si iscrivono all’università.
Elhamy Agina deve aver avuto la fortuna di conoscere donne molto focose perché ha suggerito ai colleghi deputati di obbligare tutte le persone di sesso femminile a subire la mutilazione genitale al fine di ridurne l’appetito sessuale. Secondo lui gli uomini egiziani sarebbero “sessualmente deboli” e quindi non in grado di soddisfare la presupposta eccessiva fame di sesso femminile. Che il deputato si sia trovato in situazioni di inferiorità a letto non è dato sapere, tuttavia potrebbero informarlo che esistono metodi per aiutare gli uomini a soddisfare le proprie donne. Potrebbe chiedere a uno dei maggiori esperti in materia, Silvio Berlusconi.
Non avendo avuto successo con la mutilazione, Agina ha poi proposto dei test di verginità obbligatori per le ragazze che vogliono iscriversi all’università. Secondo tale proposta, la scoperta di una ragazza non più illibata non comporterebbe problemi per l’iscrizione ma il fatto sarebbe comunicato immediatamente ai genitori. In Egitto le famiglie più conservatrici non ammettono rapporti prematrimoniali, quindi per una ragazza potrebbe essere un grosso problema e potrebbe rischiare ben più della mancata istruzione. 

I colleghi in Parlamento si sono limitati a qualche critica o presa in giro, ma nessun provvedimento è stato preso nei confronti di Agina, che continuerà imperterrito con i suoi suggerimenti tribali. La sua voce è solo la più autorevole ma le idee delle quali è convinto sono condivise da molti. Nonostante la mutilazione genitale femminile sia vietata in Egitto dal 2008, continua ad essere praticata. L’Unicef ha riscontrato che solo nel 2013 le donne circoncise sono state 27,2 milioni, in barba alle severe pene stabilite dalla legge.

di Silvia Moranduzzo

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