Manca poco al voto negli Stati Uniti

Siamo vicini al giorno del voto e i sondaggi dicono che Donald Trump e Hillary Clinton sono testa a testa. In aiuto di Hillary è intervenuto Barack Obama, il presidente uscente, che in un comizio in Florida ha detto: “Hillary mi ha reso un presidente migliore. Trump va fermato”. Sembra che lo scarto percentuale di distanza tra i due candidati l’1,7%.
A complicare la campagna elettorale della Clinton contribuisce anche l’Fbi. Palese è la volontà del bureau di influenzare il voto rendendo pubbliche le ennesime indagini sulle mail dell’ex Segretario di Stato.

Negli Stati Uniti gli elettori votano un collegio di grandi elettori che in seguito eleggono il Presidente e, attualmente, si pensa che possa verificarsi un pareggio. Nemmeno i mercati amano molto Trump visto che ogni volta che sale nei sondaggi c’è un crollo dei titoli di borsa. Tuttavia, le minacce al voto americano sembra arrivino anche da oltreoceano. Secondo il segretario della Homeland Security, Jeh Johnson, e il direttore dell’intelligence nazionale, James Clipper, potrebbero verificarsi attacchi hacker provenienti dalla Russia. Il sospetto è che Putin voglia favorire Trump perché lo considera un possibile alleato. Infatti il presidente russo ha elogiato più volte il candidato repubblicano, dicendo che è un ottimo leader e che sarebbe disposto a dialogare con lui. Una pubblicità probabilmente non gradita a molti americani visto che le diffidenze nei confronti della Russia non si sono mai sopite. 


di Silvia Moranduzzo

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