Scandalo "sciamana": la presidentessa sudcoreana si dimette

La presidentessa della Corea del Sud ha deciso di dimettersi dopo che si è scoperto che una sua amica la manipolava e aveva creato un sottofondo di corruzione mai visto nella giovane democrazia. Choi Soon-sil, detta “la sciamana”, non ricopriva alcun ruolo politico o istituzionale ma aveva accesso all’azione del governo sudcoreano grazie all’amicizia con la presidente Park Geun-hye. Sembra sia arrivata ad esercitare pressioni sulle aziende nazionali perché inviassero donazioni ad organizzazioni no profit di facciata. Tra queste ci sono anche Samsung e Hyundai.
Choi è stata arrestata in novembre e sono seguite quattro manifestazioni che hanno coinvolto gran parte del popolo sudcoreano, manifestazioni che hanno convinto Park a dimettersi. Pare che Choi abbia accumulato illegalmente oltre 70 milioni di euro. Le due si sono conosciute quando erano molto giovani. Il padre di Choi era il fondatore di una setta religiosa, la “Chiesa della vita eterna”. Ex agente di polizia, prima monaco buddista e poi convertito al cristianesimo, si è sposato sei volte e incontra Park nel 1974 dopo l’assassinio della madre di lei. Choi padre, secondo un documento dei servizi segreti sudcoreani, le dice di aver visto la madre morta in sogno che gli ha chiesto di aiutare la figlia. Da quel momento ne diviene il mentore e la aiuta a far carriera nel “Movimento per una nuova mente”, un gruppo filo-governativo. Sempre secondo l’intelligence, Choi padre approfittò di Park per mettere in piedi un esteso sistema di corruzione che, alla sua morte, è stato preso in carico dalla figlia.
Park si è scusata più volte e le dimissioni non erano dovute dato che la legge sudcoreana stabilisce che il presidente in carica del Paese possa essere processato solo per insurrezione o alto tradimento. Tuttavia, la pressione popolare è stata enorme e Park non poteva non tenerla in considerazione. Gli inquirenti stanno vagliando i capi di accusa, tra i quali ci saranno sicuramente abuso d’ufficio e divulgazione di segreti di Stato
Nel frattempo, il Parlamento sembra stia preparando le procedure per l’impeachment nonostante la richiesta di Park di arrivare ad una mediazione per la sua uscita di scena, così da evitare ulteriori umiliazioni. 

Alcuni temono che la Corea del Nord di Kim Jong-un possa approfittare del vuoto di potere per compiere qualche provocazione. Intanto la popolazione sudcoreana festeggia la vittoria: la pressione del popolo ha dato i suoi frutti, costringendo la presidentessa a dimettersi.


di Silvia Moranduzzo

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