Dai videogiochi alla gestione di Morellato
Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 2 febbraio 2018
Morellato, famoso brand di gioielli, si affida a una start up padovana per la creazione di un’app gestionale. Si tratta di «Eggon», azienda nata nel 2015 dall’idea di Gianmarco Crismale, Fulvio Menegozzo e Gianpaolo Ferrarin, tre giovani informatici padovani formati in Usa. La società si occupa di software gestionali, app per la sanità, realtà virtuale e videogiochi. «Abbiamo anche una società con sede a New York, dove abbiamo sviluppato Qwikword, social network per la condivisione di immagini — spiega Crismale —. Completato quel progetto, abbiamo ricevuto varie richieste di lavoro in Italia, perciò siamo tornati a Padova». A ottobre 2017 la proposta: Morellato cercava un’azienda che potesse creare un’app innovativa e si è rivolta al canale Nexttech, che lavora per il brand da anni. Nexttech ha consigliato «Eggon». «Abbiamo impiegato solo quattro mesi a completare l’app che serve a gestire l’inventario e controllare vendite e resi per capire da che parte va il mercato», dice Ferrarin.
di Silvia Moranduzzo
Morellato, famoso brand di gioielli, si affida a una start up padovana per la creazione di un’app gestionale. Si tratta di «Eggon», azienda nata nel 2015 dall’idea di Gianmarco Crismale, Fulvio Menegozzo e Gianpaolo Ferrarin, tre giovani informatici padovani formati in Usa. La società si occupa di software gestionali, app per la sanità, realtà virtuale e videogiochi. «Abbiamo anche una società con sede a New York, dove abbiamo sviluppato Qwikword, social network per la condivisione di immagini — spiega Crismale —. Completato quel progetto, abbiamo ricevuto varie richieste di lavoro in Italia, perciò siamo tornati a Padova». A ottobre 2017 la proposta: Morellato cercava un’azienda che potesse creare un’app innovativa e si è rivolta al canale Nexttech, che lavora per il brand da anni. Nexttech ha consigliato «Eggon». «Abbiamo impiegato solo quattro mesi a completare l’app che serve a gestire l’inventario e controllare vendite e resi per capire da che parte va il mercato», dice Ferrarin.
di Silvia Moranduzzo
Commenti
Posta un commento