Ennesimo test missilistico della Corea del Nord: la minaccia continua

Una sfida al mondo” è la definizione del premier giapponese Shinzo Abe del comportamento di Kim Jong-un. Il Rispettato maresciallo nordcoreano ha trascorso la domenica a fare ciò che gli piace di più: spaventare i leader del mondo con i suoi razzi. Kim ha sperimentato un Pukguksong-2 (KN-15), missile balistico terrestre di medio raggio che si può lanciare da un sottomarino. L’ordigno si è alzato in volo per 560 chilometri ed è finito nel Mar del Giappone dopo aver percorso 500 chilometri. Esattamente come un bambino che riesce a far funzionare un giocattolo, il leader nordcoreano ha espresso una grande soddisfazione: ha dichiarato di voler tenere il Pukgukson-2 pronto per l’azione e di voler procedere alla produzione di massa. Parole simili fanno rabbrividire Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti perché, secondo le proiezioni degli esperti, Seul potrebbe essere colpita nel giro di cinque minuti, Tokyo di dieci e Washington di quaranta. Un tempo decisamente limitato per potersi difendere. Tra l’altro, il Pukgukson-2 è alimentato da combustibile solido quindi il suo lancio è immediato e questo rende meno efficaci le difese antimissile avversarie. Sarebbe quasi impossibile, inoltre, fermare il missile prima che parta dato che fino ad ora gli ordigni lanciati da Kim Jong-un erano posizionati su un lanciatore mobile.
Il presidente statunitense ha inviato un secondo gruppo navale d’attacco verso la penisola coreana, in una sorta di prova di forza. Il clima comincia a farsi teso dopo l’ottavo test missilistico dall’inizio dell’anno del leader nordcoreano. Kim Jong-un lo aveva promesso nel suo discorso di capodanno: entro la fine del 2017 vuole ottenere un missile che riesca a colpire gli Stati Uniti con una bomba nucleare. Quest’ultima è già a disposizione della Corea del Nord ma l’ultimo test ancora non è stato fatto, si pensa grazie all’intermediazione della Cina. Non serve una grande immaginazione per capire cosa si potrebbe scatenare nel caso in cui la Corea del Nord colpisse davvero gli Stati Uniti con una bomba nucleare.


di Silvia Moranduzzo

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