Le prime nomine di Macron

Con un’abile mossa politica, Emmanuel Macron si è aggiudicato i consensi della destra moderata. Il neopresidente della Repubblica francese ha scelto come primo ministro Edouard Philippe, 46 anni, avvocato e sindaco di Le Havre. Nella giornata di oggi il nuovo premier dovrebbe annunciare la compagine di governo che sarà ristretta e con parità tra uomini e donne, come promesso durante la campagna elettorale.
Comincia a militare nel partito socialista per poi spostarsi a destra. Studia, come Macron, a Sciences Po e poi all’École nationale d’administration a Strasburgo. Nel 1997 lavora al Consiglio di Stato francese in qualità di esperto di diritto in appalti pubblici e nel 2010 vince le elezioni comunali a Le Havre, città della Normandia patrimonio dell’Unesco, al secondo posto per traffico di merci dopo Marsiglia grazie al suo importante porto. Al tempo delle primarie del centrodestra, in vista delle elezioni presidenziali, Philippe aveva sostenuto Alain Juppé, ex primo ministro conservatore, che tuttavia ha perso con François Fillon. Nei confronti di quest’ultimo, l’attuale premier non ha mai espresso in seguito un sostegno ufficiale.
Quella di Philippe non è l’unica nomina della giornata. Macron ha scelto anche i componenti del suo gabinetto: Alexis Kohler come segretario generale dell’Eliseo, ex capo di gabinetto del governo Valls; Patrick Strzoda come capo di gabinetto, ex prefetto della Bretagna; Ismaël Emelien come consigliere speciale, lo stratega politico della campagna elettorale di Macron; Sylvain Fort come responsabile della comunicazione.

Jean-Luc Mélanchon, di La France Insoumise, ha dichiarato: “Emmanuel Macron ha preso il controllo di tutta la classe politica del paese. La destra sta per essere annessa con la nomina di Edouard Philippe. Il Partito Socialista è già stato assorbito”. Ha aggiunto che solo il suo movimento può fare da contraltare alla maggioranza che si sta costruendo. Il segretario socialista Jean-Christophe Cambadélis ha ironizzato su twitter: “Il rinnovamento è in cammino: 6 nomine, 6 uomini, 6 bianchi e 6 ex studenti dell’Ena. Avete parlato di anti-sistema?”.


di Silvia Moranduzzo

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