Spostare la maturità dopo il Ramadan: sì o no?

Il 26 maggio avrà inizio il Ramadan, il mese del digiuno sacro per i musulmani, che non potranno mangiare durante le ore del giorno fino al 24 giugno. Già negli anni precedenti, alcune autorità religiose islamiche in Italia avevano provato a chiedere se si potessero spostare le date degli esami di maturità perché i giovani musulmani che dovevano affrontare l’esame di stato erano in difficoltà a studiare. Al momento non c’è nessuna discussione in merito negli ambienti politici, tuttavia non si tratta di una richiesta da sottovalutare. Secondo i dati del 2015 gli studenti musulmani in Italia sono 302 mila, dalle scuole elementari alle superiori. 
Le leggi italiane chiamano al rispetto delle festività religiose e all’impossibilità di tenere esami di stato durante le stesse. Questo penalizza molto le ragazze e i ragazzi di fede islamica mettendo la scuola pubblica nella condizione di non essere autenticamente inclusiva” afferma Davide Rossi, segretario del sindacato Sisa, il primo a chiedere lo spostamento dell’esame di maturità. Alcune autorità religiose musulmane hanno lasciato liberi dal digiuno gli studenti per permetter loro di avere le energie per studiare. 

La scuola italiana segue le festività cattoliche e alcune di quelle laiche, impostazione che proviene più dalla tradizione cristiano cattolica del nostro Paese che da motivi prettamente religiosi. Bisogna considerare che la società è cambiata e sono cambiati gli studenti. In un momento in cui si parla molto di immigrazione e si tiene alta la bandiera dell’inclusione, potrebbe essere un buon segnale quello di posticipare gli esami di maturità di una settimana, in modo da agevolare gli studenti musulmani che affollano le nostre classi. Un provvedimento simile potrebbe generare tra gli immigrati di fede musulmana un senso di appartenenza alla comunità che potrebbe tenerli lontani da fenomeni di radicalizzazione.


di Silvia Moranduzzo

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