Un possibile maggior impegno Usa in Afghanistan

Gli Stati Uniti stanno valutando un maggiore impegno militare in Afghanistan con l’obiettivo di spingere i talebani a tornare al tavolo dei negoziati. In controtendenza rispetto all’amministrazione Obama, il presidente si sta consultando con i vertici militari e i suoi consiglieri per attuare una politica estera più aggressiva e interventista. La decisione dovrà essere presa prima del vertice Nato a Bruxelles del 25 maggio. Nel caso in cui tale ipotesi, riportata dal Washington Post, si tramutasse in realtà, i militari americani avrebbero una maggior libertà nel compiere raid per colpire i talebani. Il rischio è che si fomenti l’odio per gli Stati Uniti in una regione già vessata da anni di guerra. C’è inoltre la possibilità di ritorsioni da parte dei talebani mediante attacchi terroristici. 
Il termine “talebano” in origine non era precisamente sinonimo di fondamentalista islamico. I talebani sono studenti delle scuole coraniche che studiano i testi sacri islamici e sono incaricati della prima alfabetizzazione della popolazione. Si sono costituiti come movimento politico e militare nella guerriglia successiva alla caduta del regime sovietico con l’obiettivo di fare dell’Afghanistan un Emirato, cioè un Paese in cui vige la legge dell’Islam. L’ideologia talebana è una combinazione di shari’a e pashtunwali, il codice d’onore delle genti pashtun, quindi propugna la solidarietà, l’austerità e i valori della famiglia patriarcale. Avversa l’Islam sciita tanto da definire gli sciiti non musulmani.

Dalla metà degli anni Novanta al 2001, i fondamentalisti islamici hanno governato il paese: sfruttando la debolezza del governo dei Mujaheddin, instauratosi nel 1992 contemporaneamente alla proclamazione della Repubblica, hanno costituito un regime basato su di una versione estrema della shari’a. Ogni violazione alla loro legge veniva punita con estrema crudeltà (amputazione delle mani per il furto, lapidazione per gli adulteri), le donne vennero obbligate a indossare il burqa integrale e non potevano più lavorare o andare a scuola, non si potevano scattare fotografie alle persone, non si poteva guardare la televisione, danzare o cantare, gli uomini dovevano portare la barba lunga. L’intero Paese cadde nella povertà e nella paura. In Afghanistan erano presenti i campi di addestramento dell’organizzazione terroristica Al-Qaida, guidata da Osama Bin Laden, che divenne acerrimo nemico degli Stati Uniti dopo l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Gli americani invasero l’Afghanistan e riuscirono a rovesciare il regime in poco più di un mese. Nonostante questo, proseguono gli attentati dei talebani che si sono spostati nel sud-est del Pakistan e tentano di riconquistare ciò che hanno perduto. Sono tuttora presenti moltissimi contingenti NATO che hanno l’obiettivo di proteggere i civili dal terrorismo fino a che il paese non avrà trovato stabilità politica.


di Silvia Moranduzzo

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