E' la stampa, bellezza!
Uno degli ultimi lavori del giornalista e
scrittore Giorgio Bocca si pone come obiettivo di trattare le caratteristiche
del mestiere di giornalista attraverso l'esperienza dell'ex partigiano. In
realtà "E' la stampa, bellezza!"
edito da Feltrinelli (2008) non fa altro che ripercorrere in modo molto veloce
e superficiale la storia d'Italia dalla fine della Seconda guerra mondiale ai
primi anni '90. Bocca riporta la sua opinione su alcuni fatti salienti della
nostra storia e stralci di suoi articoli e reportage, ma di giornalismo o di
come fare giornalismo se ne può leggere poco.
Un vero peccato: da un giornalista di lungo
corso come lui si potrebbe imparare molto. Bisogna aspettare le ultime tre
pagine perché Bocca cominci a parlare del suo mestiere senza fare riferimento
ad articoli che ha scritto. Alla fine, il libro è una raccolta di alcuni suoi
pezzi preceduti da una breve introduzione che dovrebbe spiegare il contesto
storico in cui quegli articoli sono stati scritti. Piuttosto noioso, a dire il
vero.
A parte la fine, il capitolo che potrebbe
suscitare interesse è quello in cui tratta del generale Carlo Alberto Dalla
Chiesa e della sua lotta alla mafia. L'intervista che Bocca riporta (svoltasi
subito dopo la nomina di Dalla Chiesa a prefetto) potrebbe essere ancora
attuale e se si guarda attentamente alle domande che pone si può imparare molto
su come gestire un'intervista: riuscire a farsi dare informazioni scomode con
cortesia, senza imporsi, mantenendo quel distacco e quell'educazione che fanno
restare a proprio agio l'interlocutore, di modo che non interrompa il colloquio
irritato. Bocca tratta di mafia sapendo di cosa parla, ne spiega le
caratteristiche con semplicità e allo stesso tempo con competenza.
Il complesso del libro è abbastanza noioso e
deludente, visto il calibro dell'autore. L'elemento che emerge maggiormente
dalla lettura di "E' la stampa,
bellezza!" è lo sbadiglio.
Silvia Moranduzzo
Silvia Moranduzzo
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