L’Opera Liviero apre le iscrizioni per il 2018/2019
Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 27 dicembre 2017
La scuola Opera monsignor Liviero, situata in via del Santo, ha aperto le iscrizioni per l’anno scolastico 2018/2019 delle classi materne e primarie. La scuola rischiava di chiudere a causa dei contributi statali che si sono fatti sempre più esigui e del numero di suore che andava diminuendo, costringendo la direttrice suor Giuseppina ad assumere personale laico a prezzi di mercato. Un sollievo quindi per i genitori sapere che i loro figli non dovranno cambiare istituto. La scuola potrà essere visitata il 13 gennaio (15-18), il 14 gennaio (9-13), il 17 gennaio (18-20), il 20 gennaio (9-13) e il 23 gennaio (18-20). Si potranno incontrare le suore che gestiscono la scuola anche il 6 gennaio alle 14.30 alla Basilica del Santo, in occasione della tradizionale benedizione dei bambini.
La scuola è intitolata a Beato Carlo Liviero, originario di Vicenza ma cresciuto a Monselice, vissuto tra il 1886 e il 1932. Parroco ad Agna, nel 1910 è nominato vescovo di Città di Castello. Ricordato per essere molto attento al sociale e impegnato ad aiutare i deboli.
di Silvia Moranduzzo
La scuola Opera monsignor Liviero, situata in via del Santo, ha aperto le iscrizioni per l’anno scolastico 2018/2019 delle classi materne e primarie. La scuola rischiava di chiudere a causa dei contributi statali che si sono fatti sempre più esigui e del numero di suore che andava diminuendo, costringendo la direttrice suor Giuseppina ad assumere personale laico a prezzi di mercato. Un sollievo quindi per i genitori sapere che i loro figli non dovranno cambiare istituto. La scuola potrà essere visitata il 13 gennaio (15-18), il 14 gennaio (9-13), il 17 gennaio (18-20), il 20 gennaio (9-13) e il 23 gennaio (18-20). Si potranno incontrare le suore che gestiscono la scuola anche il 6 gennaio alle 14.30 alla Basilica del Santo, in occasione della tradizionale benedizione dei bambini.
La scuola è intitolata a Beato Carlo Liviero, originario di Vicenza ma cresciuto a Monselice, vissuto tra il 1886 e il 1932. Parroco ad Agna, nel 1910 è nominato vescovo di Città di Castello. Ricordato per essere molto attento al sociale e impegnato ad aiutare i deboli.
di Silvia Moranduzzo
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