Accordo sull'Ilva: i Riva pagheranno 1,3 miliardi

La famiglia Riva dovrà pagare 1,3 miliardi di euro per i danni ambientali causati dall’Ilva di Taranto. Così dice il presidente del consiglio Matteo Renzi su Facebook. Sembra che l’accordo sia stato raggiunto e che rientrerà in Italia parte del tesoro sequestrato nel 2013 dalla guardia di finanza che i Riva custodivano in Svizzera.
Una buona notizia per i tarantini che nei giorni scorsi si erano visti togliere 50 milioni dalla legge di bilancio che sarebbero serviti a curare i bambini di Taranto malati di tumore. A questo proposito, Renzi ha scaricato la colpa sul presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia, che ha risposto sotto il video del presidente del consiglio su Facebook affermando che “il governo ha deciso di recuperare tutte le altre misure dichiarate inammissibili e riscritto gli emendamenti, ma non ha fatto lo stesso con i soldi per la salute dei bimbi di Taranto”. Il colpevole in politica è quasi sempre impossibile da trovare, certo è che giocare al rimpallo della colpa sui social network quando è in gioco la salute delle persone non si sa se faccia sorridere o piangere.
La famiglia Riva rinuncerà al contenzioso aperto con lo Stato italiano che aveva espropriato l’Ilva nel 2012 dopo le indagini della magistratura. In cambio, l’amministrazione straordinaria dell’impianto siderurgico rinuncerà a due delle varie cause intentate contro i Riva a Milano, per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro. L’accordo dovrebbe rassicurare eventuali investitori che potrebbero essere interessati all’acquisto di azioni dell’Ilva, che verrà messa in vendita nei primi mesi del 2017. In attesa ci sarebbero AcciaiItalia (composta da Cassa Depositi e Prestiti, Arvedi e Delfin, Luxottica, JSW Steel) e anche ArcelorMittal-Marcegaglia. Le due cordate dovranno presentare un piano ambientale che sarà vagliato dal ministero dell’ambiente, e in seguito dovranno presentare un piano industriale.

Intanto gli ultimi studi parlano di un aumento dei malati di tumore nella città di Taranto: i bambini che soffrono di patologie respiratore e tumorali sono aumentati di più del 20%, prendendo in esame il periodo di tempo tra il 1998 e il 2010.


di Silvia Moranduzzo

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