Bonus bebè, aiuti alle aziende, flat tax. Fratelli d’Italia lancia la corsa al voto

Pubblicato sul Corriere del Veneto (edizione cartacea) il 4 febbraio 2018


Certi di avere la vittoria in pugno alle elezioni, i candidati di Fratelli d’Italia per il collegio di Padova sono convinti che la loro coalizione arriverà alla maggioranza assoluta del Parlamento. Sono volti noti della politica veneta e non solo: Adolfo Urso, Monica Cesaro, Massimo Mariotti e Daniela Santanché per il Senato, Maria Cristina Caretta, Raffaele Zanon, Silvia Battistini ed Enrico Pavanetto per la Camera dei Deputati.
A inaugurare la campagna elettorale è stato Sergio Berlato, consigliere regionale, che si è gettato a capofitto sulla polemica che coinvolge il Movimento 5 stelle: ieri è stata divulgata una conversazione tra alcuni esponenti pentastellati su what’s app in cui si invita a raccogliere informazioni compromettenti sugli avversari politici nei collegi per screditarli. «Chi getta fango sugli altri deve stare attento. I grillini veneti sono i meno produttivi del consiglio regionale: Jacopo Berti (capogruppo dei 5 stelle), che ha attivato la campagna del fango, è il quartultimo in classifica per produttività – sostiene Berlato –. Nessuno di loro ha rinunciato ai benefit della Regione, a dimostrazione che predicano bene e razzolano male. Non ci abbasseremo al loro livello».
Al di là delle polemiche, i candidati di Fratelli d’Italia promettono di promuovere politiche per incentivare le nascite, dato che sostengono ci sia il pericolo per gli italiani di ritrovarsi in minoranza tra una quarantina d’anni a causa delle forti ondate migratorie (gli ultimi dati del ministero dell’Interno, in realtà, vedono una forte diminuzione degli arrivi da luglio 2017). L’altro tema caro ai candidati di Giorgia Meloni è il lavoro: le proposte si incentrano per lo più sull’aiuto agli imprenditori. «Dobbiamo proteggere il made in Italy dalla concorrenza sleale. A causa della globalizzazione le imprese straniere stanno comprando i nostri brand e il rischio è che ci portino via aziende importanti», dice Urso. Non da ultima, è stata ribadita la questione della «flat tax» che secondo Fratelli d’Italia si può applicare da subito sul reddito incrementale (l’eventuale aumento di reddito nell’anno fiscale) di tutti, privati e imprese, per poi applicarla dopo uno o due anni sul reddito complessivo.

di Silvia Moranduzzo

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