Rigenerare per crescere: la ricetta dello sviluppo per il mondo imprenditoriale

Dopo dieci anni di crisi economica sono circa 92 mila i capannoni dismessi in tutto il Veneto. Strutture da demolire e strutture da riqualificare. È il tema del convegno “Rigenerazione e sviluppo di un ecosistema metropolitano”, organizzato da Civiltà di Cantiere, Ance Veneto, Assindustria Venetocentro e Intesa San Paolo, che si terrà venerdì 12 ottobre a Villa Borromeo a Sarmeola di Rubano (Padova). “La nostra regione è il motore dello sviluppo di tutta Italia perché segue un modello al cui interno si rintraccia la tradizione delle piccole e medie imprese e la spinta all’innovazione – spiega Alfredo Martini, presidente di Civiltà di Cantiere e organizzatore del convegno – Lo sviluppo, però, deve essere organico quindi più attori devono collaborare insieme seguendo una visione comune”.
Nel padovano le aree che presentano un maggior numero di capannoni dismessi sono Monselice e Montagnana: “Queste aree hanno grandi potenzialità di sviluppo ma sono penalizzate dalla mancanza di una buona rete logistica” afferma Mauro Cazzaro, presidente di Ance Padova, l’associazione dei costruttori edili. Le strutture che potrebbero essere riutilizzate sono il 18 per cento del totale nel padovano come nel veronese mentre il primato lo detiene Vicenza con il 20 per cento.

L’idea, quindi, dell’evento di venerdì è riunire imprenditori, politici, architetti e ingegneri e far uscire dal dibattito idee per favorire la rigenerazione urbana e industriale del Veneto.

di Silvia Moranduzzo

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