Legionella a Parma: 41 i casi sino ad oggi

Dall’inizio di ottobre ad oggi sono 41 le vittime di legionellosi, un’epidemia che si è scatenata a Parma a partire dal quartiere Montebello, a sud della città. La procura ha già aperto un’inchiesta per omicidio colposo, lesioni colpose ed epidemia colposa; mentre il Comune ha emesso un’ordinanza secondo la quale i gestori di attività presso le quali sono installate “Torri di raffreddamento ad umido e condensatori evaporativi” (sistemi di raffreddamento dell’acqua) devono comunicarlo immediatamente affinché si provveda ad interventi di pulizia da parte di tecnici specializzati.
Al momento i pazienti ricoverati all’Ospedale Maggiore per polmonite e risultati positivi al batterio della legionella sono 15 ma nessuno sembra in condizioni critiche. Attualmente sono decedute 2 persone, entrambe con pregressi problemi di salute. Il primo impianto ad essere stato messo sotto accusa per aver dato il via all’epidemia è quello del centro contabile di Intesa San Paolo, ma anche i sistemi di raffreddamento di Poste Italiane sono risultati contaminati dal batterio. Si attendono gli esami colturali per capire l’effettiva quantità del batterio presente in ciascuna struttura.
La legionellosi è un’infezione causata dal batterio legionella che colpisce l’apparato respiratorio e, nei casi più gravi, può essere letale. Ne sono state identificate più di 50 specie. Il batterio si trova comunemente in natura in presenza di acqua e può colonizzare ambienti idrici artificiali, esattamente come è successo a Parma. Si trasmette solamente attraverso l’inalazione di acqua contaminata e prolifera in acque tra i 25 e i 40 gradi di temperatura. Le condizioni più favorevoli alla riproduzione sono stagnazione, presenza di incrostazioni, sedimenti e amebe. I sintomi tipici sono polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza, perdita d’appetito, diarrea e disturbi renali. La legionellosi deve il suo nome allo scoppio di un’epidemia che colpì nel 1976 un gruppo di veterani della American Legion che risiedevano in un albergo di Filadelfia. In quell’occasione causò 34 morti e solo esaminando gli impianti di condizionamento dell’hotel si scoprì questo nuovo batterio.

E’ stato disposto un numero verde (800.033.033) che i parmigiani possono contattare in caso di bisogno dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30.


di Silvia Moranduzzo

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