Non pagare il ticket sanitario: più che una furbizia è un danno all'intero sistema

La Guardia di Finanza di Torino ha sanzionato dodici persone per aver usufruito dell’esenzione al pagamento del ticket sanitario senza averne diritto. Sei di loro sono accusati di falso. Questi finti poveri attestavano un reddito molto inferiore a quello realmente percepito: è stato scoperto che uno di loro conviveva con una donna che evadeva totalmente il fisco da ben cinque anni. Si tratta di residenti in Val Susa, per la precisione Oulx, Bardonecchia e Salbertrand. Si evade anche nell’estremo Nord, a scanso di pregiudizi. Anzi, secondo i dati riportati dal "Sole24ore" è proprio il Nord che conta il maggior numero di evasori.
L’evasione fiscale nella sanità non è una novità, purtroppo. Non si conosce una stima esatta dei falsi esenti che rientrano in varie tipologie:

  1. Non pagano per una patologia: 41 milioni di ricette;
  2. Non pagano per un’invalidità: 32 milioni di ricette;
  3. Non pagano per reddito: 67 milioni di ricette.

Secondo una stima di "Repubblica" in un articolo del 23 novembre 2015 di Michele Bocci, la perdita per le Regioni sarebbe di circa 1,8 miliardi di euro all’anno. La difficoltà dei controlli e la diffusione della cultura dell’evasione sono le cause principali. Gli ultimi dati diffusi da "Wall Street Italia" l’anno scorso parlano di un italiano su dieci che truffa il sistema sanitario. Ricordiamo inoltre lo scandalo di Ticketopoli del Lazio, per cui imprenditori della sanità in accordo con Cup, ambulatori o laboratori Asl hanno rubato milioni di euro al servizio sanitario regionale. In questa situazione, in un anno le Regioni intascano circa 3 miliardi di euro, a fronte dei 111 miliardi del Fondo sanitario.
Il ticket sanitario è stato introdotto nel nostro sistema sanitario nazionale nel 1989 ma è con la legge n. 537 del 1993 che il suo uso è stato regolamentato in modo più specifico. Nel corso degli anni si sono succedute ulteriori modifiche.

Ciò che non si capisce è che se non si pagano le tasse il servizio peggiora. Se non ci sono i fondi per assumere medici e infermieri, se al pronto soccorso c’è un solo medico perché non si può pagarne un altro, se ci sono poche ambulanze, se le macchine sono obsolete e via dicendo è anche a causa di coloro che non pagano anche se potrebbero farlo.


di Silvia Moranduzzo

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